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venerdì 28 settembre 2012
San Maurizio Martire della Legione Tebea.
Il Martyrologium Romanum cita in data odierna i santi Maurizio,Candido, Essuperio, che con i soldati loro compagni ed il veteranoVittore affrontarono il martirio in odio alla loro fede. Per megliocomprendere l’origine del culto di questi intrepidi testimonidella fede cristiana, occorre però ripercorrere brevemente lavicenda della celebre Legione Tebea, alla quale la pietàpopolare ha sempre riservato una particolare devozione.
La leggenda della Legione Tebea
La fonte principale e storicamente più attendibile pervenutacicirca San Maurizio e la celebre Legione Tebea da lui capeggiataè costituita dalla “Passio martyrum Acaunensium”attribuita a Sant’Eucherio di Lione. La versione che ci èstata tramandata risale solo al IX secolo, ma il santo vescovolionese citava già la sua opera in una lettera indirizzata alvescovo Salvio verso il 440, affermando che a quel tempo latradizione orale in merito era già attestata da almeno unsecolo.
Lo studioso tedesco D. Van Berchem negli anni ’40 del XX secoloesaminò l’antica “passio”, giungendo allaconclusione che la fonte del racconto orale fosse San Teodoro (dettoanche Teodulo) di Octoduro, primo vescovo del cantone svizzero delVallese nel IV secolo. Questi importò assai probabilmente laleggenda dall’Oriente, in base a cui Maurizio fu martirizzatocon i suoi soldati, forse né tebani né costituenti unavera e propria legione.
Secondo la narrazione di Eucherio, arricchita di parecchi elementifantasiosi, l’imperatore romano Massimiano guidò unesercito per contrastare una rivolta fomentata da un gruppo di galli,i bagaudi, e giunto nei pressi di Octodurum (odierna cittàsvizzera di Martygny), oltre il passo alpino del Gran San Bernardo,diede ordine ai suoi uomini di compiere un sacrificio in onore deglidei per impetrare da loro il successo della spedizione in corso.
Un’unità dell’esercito imperiale era appunto lafamigerata egione Tebea, i cui membri come dice il nome erano statireclutati nell’Egitto settentrinale ed erano di religionecristiana. Questi valorosi seguaci di Cristo, senza eccezioni,rifiutarono fermamente di sacrificare a degli dei pagani in cui noncredevano e si ritirarono dunque nella vicina Agaunum (odiernaSaint-Maurice-en-Valais), guidati dal loro “primicerius” eportavoce Maurizio. L’imperatore li invitò ripetutamenteinvano a tornare sui loro passi ed infine ordinò la lorodecimazione. Ma i soldati, incoraggiati da Maurizio e dagli altriufficiali, furono irremovibili dalla loro decisione sino alla fine.Conclusasi tale violenta persecuzione pare fossero stati uccisi ben6600 (o secondo alcune fonti 6666) soldati. Il Martyrologium Romanum,nella sua ultima edizione, si limita a citare esplicitamente i nomidi Maurizio, Candido, Essuperio e del veterano Vittore,quest’ultimo forse proveniente da un altra legione ma uccisoanch’egli in quanto dichiaratosi cristiano.
Maurizio ed i suoi compagni avevano comunque scrittoall’imparatore una lettere onde spiegargli le valide motivazionidella loro ribellione: “Siamo tuoi soldati, ma anche servi diDio, cosa che noi riconosciamo francamente. A te dobbiamo il serviziomilitare, a lui l’integrità e la salute, da te abbiamopercepito il salario, da lui il principio della vita [...].Metteremo le nostre mani contro qualunque nemico, ma non lemacchieremo col sangue degli innocenti [...]. Noi facciamoprofessione di fede in Dio Padre Creatore di tutte le cose e crediamoche suo Figlio Gesù Cristo sia Dio. Siamo stati spruzzati dalsangue dei nostri fratelli e commilitoni, ma non ci affliggemmo,alzammo le nostre lodi perchè erano stati ritenuti degni dipartire per il loro Signore Dio. Ecco deponiamo le armi [...]preferiamo morire innocenti che uccidere e vivere colpevoli[...] non neghiamo di essere cristiani [...]perciò non possiamo perseguitare i cristiani”. Assaiprobabilmente Eucherio inventò le parole con cui imartirizzandi espressero le loro rimostranze, affermando cherifiutarono di uccidere dei cristiani che in realtà non eranonemici dell’autorità imperiale e non menzionando ibagaudi. Inoltre la “passio” più tardiva aggiunse algruppo i nomi di Innocenzo e Vitale, in quanto i loro corpi vennerorinvenuti dopo secoli nella vallata del Rodano. Comunque, anche se inumeri citati paiono esagerati ed alcuni dettagli della leggendafurono aggiunti nel V secolo, sembra effettivamente essersiverificato un effettivo spargimento di sangue cristiano alla basedella tradizione.
Il culto ieri e oggi
Il culto nei confronti dei martiri risalirebbe dunque al IV secolo,durante il quale il suddetto San Teodulo fece edificare la basilicaancora oggi esistente per ospitarne le reliquie. In occasione dellavisita di San Martino di Tours si verificò un eventomiracoloso: la terra iniziò a trasudare sangue indicanocosì il luogo ove riposavano i santi resti sulle rive delRodano ed egli lo raccolse in appositi vasetti per distribuirlo avarie chiese. Eucherio ricorda che “molti giungevano da diverseprovince per onorare devotamente questi santi, e offrire donod’oro, d’argento, e altri oggetti”, oggi conservatinel piccolo museo adiacente la basilica, a Brzeg in Polonia ed aTorino.
La chiesa costruita presso Agaunum divenne successivamente il nucleodi un abbazia, grazie al re burgundo San Sigismondo, la prima inOccidente a recitare l’Ufficio divino per l’interagiornata, grazie ad un ciclo di cori. Oggi è affidata agliagostiniani Canonici Regolari Lateranensi, che annualmente ogni 22settembre, giorno della festa secondo il Martyrologium Romanum,organizzazo la processione con le reliquie per le strade delpaese.
Il culto nei confronti si San Maurizio si diffuse molto, come vedremotra poco, in particolar modo nei territori sabaudi. Ancora oggi ilcalendario liturgico della Regione Pastorale Piemontese riporta lasua memoria nella data suddetta.
Il legame con Casa Savoia
Per secoli santuario nazionale del regno burgundo, l’anticaAgaunum divenne con l’avvento di Casa Savoia, checonquistò per un certo periodo il Vallese occidentale, alcentro della devozione dei popoli governati dalla dinastia sabauda.Questo particolare legame tra San Maurizio ed il nobile casatoculminò nel 1434 con la fondazione da parte del duca AmedeoVIII di un ordine cavalleresco a lui dedicato.
Nel 1572 Emanuele Filiberto lo trasformò poi nell’Ordinedei Santi Maurizio e Lazzaro, tuttora costituzionalmente riconosciutodalla Repubblica Italiana. Il duca fece inoltre traslare daSaint-Maurice a Torino parte delle reliquie del capitano dellaLegione Tebea, nonchè la sua spada, la croce e l’anello,transitando per Aosta, Ivrea e Chivasso.
Oggi riposano ancora nella martoriata Cappella della Sindone ed inepoca preconciliare la teca contenente le reliquie del soldato venivaesposta alla venerazione dei fedeli ogni 15 gennaio, anniversariodella traslazione. Un importante corso di Torino, adiacente aiGiardini Reali porta ancora oggi il nome di San Maurizio.
Patronati
San Maurizio è oggi considerato innanzitutto quale patrono diCasa Savoia e dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, ma anchedi altri ordini cavallereschi quale quello del Toson d’Oro diSpagna e Austria. Inoltre sotto il patronato del santo sono posti isoldati, in particolare degli Alpini, delle Guardie Svizzere edell’Esercito Francese Alpino.
Le chiese in onore di San Maurizio iniziarono a pullulare in Valled’Aosta, Piemonte, Francia, Germania e Svizzera. Inquest’ultima nazione gli fu intitolata nella zona tedesca lacittà di St-Moritz, otto città inglesi, cinquantadue inFrancia tra cui la più celebre è Bourg-Saint-Maurice inSavoia, in Piemonte San Maurizio Canavese nonchè San Mauriziodi Opaglio nel novarese, dove il santo e la sua legione sarebberotransitati, ed infine in Liguria Porto Maurizio.
Iconografia
L’iconografia relativa a San Maurizio ed ai legionari tebei ingenere è solita presentarli con tutti gli attributi tipici deisoldati martiri: la palma del martirio, la spada, lo stendardo concroce rossa in campo bianco e la Croce Mauriziana, cioètrilobata, sul petto. Non mancano le loro raffigurazioni equestri.Spesso possono essere raffigurati con la carnagione scura, a ricordodella loro provenienza africana.
Un dipinto conservato alla National Gallery di Londra, del Maestro diLiesborn, lo ritrae cavaliere con il papa San Gregorio Magno eSant’Agostino d’Ippona. L’opera più splendidaè però la scena del martirio di El Greco, conservataall’Escorial nei pressi di Madrid.
Venerazione ecumenica
Il presupposto che i due martiri ed un numero imprecisato di loroleggendari compagni abbiano militato nella Legione Tebea haautomaticamente conferito loro la presunta nazionalitàegiziana e ciò ha contribuito alla diffusione del culto anchepresso la Chiesa Copta, che venera dunque specificatamente non soloSan Maurizio ma anche tutti quei suoi leggendari compagni il cuiricordo si è diffuso in un qualche piccolo santuariod’Europa. In particolare il Patriarca di Alessandria e di Tuttal’Africa Papa Shenoud tramite un suo delegato ricevette in dononel 1991 alcune reliquie dei santi Maurizio, Cassio e Fiorenzo. Anchealtre Chiese orientali venerano comunque i martiri della LegioneTebea, in quanto vissuti prima degli scismi vari. Anche nel mondoprotestante, infine, Maurizio è commemorato quale testimonedella fede cristiana.
mercoledì 26 settembre 2012
Solenne Cerimonia dell'Ordine Mauriziano.
Solenne Cerimonia dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro in Sicilia. Presenti, oltre alle Dame ed ai Cavalieri degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, anche Delegazioni Ufficiali di altri Ordini Cavallereschi (fra questi quello Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e quello Sovrano Militare Ospedaliero di Malta), le Guardie d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon, autorità civili, militari e religiose.
martedì 25 settembre 2012
Monferrato: Vendemmia 2012.
I fratelli Ganassini di Camerati, da sinistra: ANNA (con Marco, Allegra e Luigi), GIUSEPPE ("Peppo", il proprietario della vigna), VITTORIA (con Giuseppe e Federico).
Le Vigne dei Conti Ganassini di Camerati a Vignale Monferrato.
Giovani e giovanissimi vendemmiatori...
Il nostro confratello Nobile Cavaliere Roberto Jonghi Lavarini con il Marchese Federico Lalatta Costerbosa
Roberto Jonghi (con Veronica e Beatrice) con il cugino Peppo Ganassini.
venerdì 21 settembre 2012
Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro: autentico spirito cavalleresco ed aristocratico a sostegno della Fede, della Tradizione e della Solidarietà.
Il Delegato Regionale ed Il Priore degli Ordini Dinastici della Real Casa Savoia della Lombardia, Sua Eccellenza Cav. di Gran Croce Principe Don Alberto Giovane ed il Molto Reverendo Cav.Uff. Don Simone Rolandi, insieme al vice delegato Cav.Gr.Cr. Stefano Di Martino ed al Vicario di Milano, Conte Cav.Uff. Don Giancarlo Melzi d’Eril dei Duchi di Lodi, Vi invitano a partecipare alle prossime due iniziative dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro: alla Santa Messa Solenne per celebrare la Solennità del nostro Patrono San Maurizio Martire (Venerdì 28 settembre, alle ore 18.00, presso la Chiesa di Sant’Alessandro in Zebedia a Milano) ed al Galà Benefico a sostegno delle opere assistenziali e caritatevoli dell’ordine (Domenica 14 ottobre, alle ore 20.30, prezzo Palazzo Cusani in Brera). Info: lombardia@ordinidinasticicasasavoia.it
Le Loro Altezze Reali Vittorio Emanuele e Marina, Principi di Napoli e Duchi di Savoia, e le Loro Altezze Reali Emanuele Filiberto e Clotilde, Principi di Venezia.
Libreria RITTER di Milano: Cultura, Storia e Tradizione.
Chi siamo: una Libreria specializzata in Storia Militare, Tradizione e Tradizioni, Fascismo e Nazionalsocialismo, Armi e Forze Speciali, Neofascismo, Ultras, Musica Alternativa ed Etnonazionalismo.
Abbiamo costituito la Casa Editrice Ritter s.a.s. l’8 ottobre 1998 con l’intenzione di editare libri (nuovi e ristampe) sulle Forze Armate tedesche, argomento del quale il mercato era allora carente. Proveniamo da differenti esperienze lavorative nel campo dell’editoria e della diffusione libraria, chi da un’esperienza durata sette anni nella “Libreria Militare” di Milano, chi da un’esperienza durata ben 25 anni nella libreria “La Bottega del Fantastico”, sempre a Milano, e nelle “Edizioni Barbarossa”. Cominciando a proporre direttamente alle librerie le nostre edizioni, ci siamo fatti carico della distribuzione di un limitato numero di case editrici amiche (Edizioni Barbarossa, Novantico, Settimo Sigillo).Gli anni intermedi sono stati caratterizzati da un ampliamento dell’attività editoriale alle tematiche inerenti la storia e le Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana, e da un costante incremento dell’attività distributiva, limitata comunque ancora all’editoria in lingua italiana.Il salto qualitativo avviene nel settembre 2005, quando cominciamo a curare la distribuzione in modo professionale e a tempo pieno. A partire da allora abbiamo incrementato costantemente il numero delle case editrici promosse, con particolare interesse alla diffusione dell’editoria specializzata in lingua straniera (inglese, americana, francese, tedesca, spagnola, polacca, ecc.), arrivando cosi al centinaio di editori attualmente distribuiti. Dal gennaio 2008 la nuova Ritter: Apertura dello spazio espositivo con i suoi 180 metri quadri in Via Maiocchi, 28 a Milano, così da poter fornire ai nostri clienti un servizio completo che va dalla normale reperibilità dei volumi in commercio (grande e piccola editoria classica, editoria specializzata, editoria e musica alternativa) alla ricerca di testi fuori commercio. Sito completamente rinnovato e partecipazione alle maggiori fiere specializzate (Militalia, EXA…).
Dove siamo Il nostro spazio RITTER è situato in Via Maiocchi, 28 angolo Viale Abruzzi a Milano. Mezzi di superficie: linea 92, 60; Tram 23, 33, 11 a circa 300 metri e a 500 metri la fermata di Lima (MM1. ORARI APERTURA E RECAPITI: Per il pubblico: dal Martedì al Sabato 10,00/13,00 - 15,00/19,30. In altri orari su appuntamento: Telefono 02-201310, Fax 02-29510499, Cellulare 333-3037133, Mail info@ritteredizioni.com - http://www.ritteredizioni.com/
martedì 18 settembre 2012
Il glorioso, antico, insigne e reale Ordine cavalleresco, crociato, religioso, ospedaliero, militare e dinastico dei Santi Maurizio e Lazzaro.
L'ordine più antico, quello di San Lazzaro, fu fondato come ordine militare religioso al tempo del Regno Latino di Gerusalemme verso l'anno 1090.L'ordine era concepito per la cura dei lebbrosi, e molti suoi membri erano lebbrosi guariti divenuti cavalieri. Con la caduta di Acri nel 1291 i cavalieri di San Lazzaro lasciarono la Terra Santa e l'Egitto per trasferirsi prima in Francia, e poi, nel 1311, a Napoli. L'Ordine di San Maurizio, invece, venne fondato nel 1434 da Amedeo VIII di Savoia, in seguito divenuto l'antipapa Felice V. L'unificazione dei due ordini avvenne il 22 gennaio 1573 per volere del duca Emanuele Filiberto di Savoia tramite Magistrali Patenti[1]. Nelle costituzioni del nuovo ordine i cavalieri dovevano possedere quattro quarti di nobiltà e dovevano vivere in convento per almeno cinque anni.
Carlo Alberto aprì l'ordine anche ai non nobili e Vittorio Emanuele II lo ridusse a Ordine dinastico onorifico con i cinque gradi tradizionali: cavaliere di gran croce, grande ufficiale, commendatore, cavaliere ufficiale, cavaliere.
In base alla XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana il 1º gennaio 1948, l'Ordine Mauriziano è conservato nel suolo dello Stato italiano riconducendolo all'esclusivo e originario compito di ente ospedaliero. Con la legge del 3 marzo 1951, nr.178, all'art.9, lo Stato italiano ha cessato il conferimento dell'ordine, consentendo comunque l'uso delle onorificenze già conferite, escluso ogni diritto di precedenza nelle pubbliche cerimonie.
Trattandosi tuttavia di un Ordine Dinastico e non statuale, il conferimento è legittimamente proseguito in modo autonomo da parte della Casa di Savoia[2].
L'attuale Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Casa di Savoia)
L'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro è un'associazione senza fini di lucro a scopo benefico. Agli aspiranti cavalieri sono, per statuto, richieste le doti di onestà, fedeltà, comprensione, generosità e perdono. L'ordine conta oggi circa 4 000 membri, fra cavalieri (associati maschi) e dame (associati femmine), distribuiti in 33 paesi e divisi in delegazioni nazionali e regionali.
Normalmente vengono tenute due cerimonie ufficiali all'anno, durante le quali tutti gli associati sono invitati a partecipare. La prima viene celebrata in Francia, nell'Abbazia di Altacomba, e rappresenta la commemorazione dei membri deceduti di Casa Savoia. La seconda rappresenta il Capitolo Generale dell'Ordine e viene tenuta nell'abbazia svizzera di San Maurizio di Agauno, presso Martigny. Nell'occasione vengono introdotti i nuovi associati e ha luogo un ballo di beneficenza.
L'accesso all'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro è riservato a tutti i membri della nobiltà italiana ed europea, oltre a coloro i quali, esentati con decreto magistrale, facciano parte del mondo delle scienze, dell'arte, della letteratura, dell'industria e degli affari, col presupposto che godano di ottima reputazione tra i loro pari e che condividano come obiettivo le finalità umanitarie dell'ordine stesso.
Per antica consuetudine, l'insignito del cavalierato gode della nobiltà personale.
L'ammissione in via di giustizia è prova del titolo primordiale di nobiltà per l'Ordine di Malta, come recita il Massimario Nobiliare del Magistrale Collegio dei Consultori Araldici dello SMOM.
Attuale Generale Gran Maestro dellìOrdine è Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Principe di Napoli e Duca di Savoia.
Lo spirito e l'etica cavalleresca.
I Dieci Comandamenti della Cavalleria (Brani estratti e riassunti a cura di Carlo Sarno dal libro di Alberto Saentz: "La Cavalleria, la forza delle armi al servizio della verità inerme")
1. CREDERAI IN CIO' CHE INSEGNA LA CHIESA E OSSERVERAI TUTTI I SUOI COMANDAMENTI
Questo è il precetto più importante e sacro... di fatto non poteva giungersi ad esser cavaliere se non si era veramente cristiani. Il Cavaliere era un uomo che riconosceva che al disopra della forza esistevano certi valori ai quali pretendeva consacrarsi. Sapeva che quanto realizzava nel duro mestiere delle armi, lo faceva come fine ultimo per Dio... Per questo alla gente piaceva chiamare i cavalieri "uomini di Dio" e gli Ordini Militari "La Cavalleria di Dio". Non c'è Cavalleria senza virtù.
Alcuni aspetti salienti della vita spirituale che caratterizzava il Cavaliere:
1- L'orazione : il Cavaliere era un uomo che sapeva pregare.
2- La devozione alla Vergine : Il Cavaliere è un suddito devoto alla Madre di Dio.
3- La contrizione : se il Cavaliere cadeva in qualche errore, subito se ne pentiva.
4- La vita sacramentale : i Cavalieri dovevano prendere parte alla vita sacramentale della Chiesa.
5- Le conoscenze religiose : il Cavaliere non era un teologo, malgrado il contenuto dottrinale delle sue orazioni.
6- Le virtù del Cavaliere : il Cavaliere pratica le differenti virtù, sia teologali (fede, speranza e carità) che cardinali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza).
2. PROTEGGERAI LA CHIESA
Il primo fine della milizia era la difesa della Chiesa. La Cavalleria, secondo Gautier, costituiva "la forza armata al servizio della verità inerme". I Cavalieri sono uomini al servizio della Chiesa di Dio, forti per la stessa forza di Dio, il cui dovere principale è custodire e difendere il Vangelo, e quindi di conseguenza la Chiesa di Cristo.
3. RISPETTERAI TUTTI I DEBOLI E DIVERRAI LORO DIFENSORE
La missione del Cavaliere è proteggere chi è debole, dovunque sia, difendere tutto ciò che nella terra è indifeso: i sacerdoti perché privi di armi, le vedove, gli orfani, gli invalidi, i poveri e tutti i bisognosi di aiuto.
4. AMERAI IL PAESE IN CUI SEI NATO
L'Ordine della Cavalleria lotta per l'affermazione del bene comune che spesso si identifica con la patria, che ama al punto di dare tutto per essa, anche il proprio sangue.
5. NON INDIETREGGERAI DINANZI AL NEMICO
Il Codice esigeva coraggio da tutti i Cavalieri, il dovere cavalleresco esprime coraggio in ogni suo aspetto: meglio morire conservando l'onore che essere chiamato codardo. Il vero Cavaliere non indietreggerà mai davanti al nemico; la sua forza, più che sui muscoli, si fonda sulla grandezza del suo cuore. "Combattete, Dio vi aiuterà": questa è la formula completa del coraggio cristiano, la formula che congiunge assieme la forza dell'uomo con l'aiuto di Dio.
6. COMBATTERAI CONTRO GLI INFEDELI UNA LOTTA SENZA QUARTIERE
Il Cavaliere combatteva coloro che sottoponevano i cristiani a vessazioni e ingiustizie per far rinnegare la fede cattolica. Il Cavaliere non era traditore se si rifiutava di aiutare il proprio capo in una guerra ingiusta, operava sempre per la buona causa del Regno di Cristo, e questo fine era la fonte del suo valore in combattimento.
7. COMPIRAI DILIGENTEMENTE I TUOI DOVERI FEUDALI, SE NON SONO CONTRARI ALLA LEGGE DI DIO.
Il Cavaliere doveva al proprio capo una stretta obbedienza sempre che questi non richiedesse da lui cose contrarie alla fede, alla Chiesa e ai poveri. La protezione del potente nei confronti del debole comportava doveri reciproci e ciò costituiva una società fondata su una rete di fedeltà, che culminava nella fedeltà in Dio stesso. La persona del Cavaliere risultava quindi contrassegnata dalle virtù della fedeltà e lealtà.
8. NON MENTIRAI, E SARAI FEDELE ALLA PAROLA DATA
La Cavalleria apprezzava grandemente la sincerità e l'onore, mentre odiava il tradimento e la fellonia in tutte le sue forme. La fedeltà alla parola conferisce potere sull'anima : è precetto della legge di Dio che l'uomo non sia spergiuro.
9. SARAI GENEROSO E LIBERALE CON TUTTI
Il Cavaliere che ha ricevuto un dono così grande come l'Ordine della Cavalleria doveva distinguersi per la sua generosità (largo nel donare) e liberalità (separato dalle cose esteriori) sull'esempio di Dio generoso, il primo e più liberale dei Cavalieri. Il Cavaliere quindi doveva essere generoso, magnanimo (grandezza d'animo) e disporre delle proprie ricchezze al servizio e bene del prossimo.
10. SARAI, SEMPRE E DOVUNQUE, CAMPIONE DEL DIRITTO DEL BENE CONTRO L'INGIUSTIZIA E IL MALE
Il Cavaliere per principio doveva combattere il male dove lo incontrava e difendere il bene dove lo trovava. Non esiste la Cavalleria senza la ricerca e l'ardua difesa della giustizia. Il Cavaliere è il "pacifico" per antonomasia, ossia colui "che fa la pace", che con la sua forza d'animo e la sua spada stabilisce la pace e sa imporre "la tranquillità nell'ordine".
Il glorioso, antico, insigne e reale Ordine cavalleresco, crociato, religioso, ospedaliero, militare e dinastico dei Santi Maurizio e Lazzaro.
L’insigne e reale Ordine Militare e Religioso dei Santi Maurizio e Lazzaro, nasce nel 1572, per volere del Duca Emanuele Filiberto di Savoia, con Bolla Papale di Sua Santità Gregorio XII, dalla fusione del più antico Ordine Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme (fondato nel 1090, durante le crociate, per la cura dei lebbrosi) con l’Ordine di San Maurizio (fondato nel 1434 e dedicato al Comandante della Legione Tebea, convertitosi al cristianesimo). Il prestigioso Ordine cavalleresco è tradizionalmente aperto ai rappresentanti della nobiltà italiana ed europea, rimasti fedeli alla Casa Reale ma anche a tutti coloro, maggiorenni e cristiani, che, con il loro comportamento, autenticamente cristiano ed aristocratico, si siano particolarmente distinti in opere, benefiche, sociali ed umanitarie.
L’Ordine, infatti, sostiene diverse strutture ospedaliere in Italia ed in Europa ed anche alcuni lebbrosari in Africa, organizza iniziative sociali e di volontariato, culturali e benefiche, oltre a gestire la manutenzione della antica Abbazia medievale di Altacomba, in Savoia, dove riposano i membri della millenaria omonima dinastia. L’Ordine, che conferisce Nobiltà personale agli insigniti, è diviso in cinque classi (Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce), è aperto anche alle Dame e conferisce la Medaglia Mauriziana ai meritevoli non appartenenti. Attualmente gli appartenenti all’Ordine sono circa 5000 in tutto il mondo, presenti in 33 stati, ovviamente, soprattutto, in Italia. L’attuale Generale Gran Maestro è Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, figlio di Sua Maestà Umberto II, ultimo Re d’Italia, mentre il Cardinale Patrono è Sua Eminenza Reverendissima Giovanni Cheli. Per la sua storia centenaria e gloriosa, e per la sua peculiare struttura ed organizzazione, l’Ordine Mauriziano, rappresenta, unico nel suo genere, la duplice Fedeltà ideale (religiosa e militare) alla Santa Romana Chiesa Cattolica (ed al Pontefice Regnante) e, contemporaneamente, alla Corona (ovvero al legittimo Capo della Dinastia Savoia). Per questo, possiamo legittimamente affermare che quello dei Santi Maurizio e Lazzaro è certamente l’Ordine più fedele alla Tradizione europea e cristiana, ed ai concetti spirituali di cavalleria, aristocrazia e monarchia. F.to Roberto Jonghi Lavarini – robertojonghi@gmail.com
Il glorioso, antico, insigne e reale Ordine cavalleresco, crociato, religioso, ospedaliero, militare e dinastico dei Santi Maurizio e Lazzaro. Per informazioni e contatti ufficiali:
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Incontro con S.AR. la Principessa Maria Pia di Savoia.
Caro Consocio e Gentile Consocia, ho il piacere di allegare l'invito alla presentazione di due volumi a firma di S.A.R. la Principessa Maria Pia di Savoia e di S.A.R. il Principe Michele di Borbone-Parma, che si terrà lunedì 24 settembre 2012, ore 17:30, nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, a Torino. Sperando di vedervi numerosi, colgo l'occasione per porgere i miei più cordiali saluti. Marco DI BARTOLO
Segretario della Società Italiana di Studi Araldici.
Guardie d'Onore: novità ed appuntamenti.
Il Cav.Uff. Luigi Mastroianni è stato confermato quale Delegato dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon di Milano, Lodi, Monza e Brianza. L'assemblea è stata presieduta dall'Ispettore Nazionale dell'Istituto (nonchè vice delegato regionale della Lombardia degli Ordini Dinastici di Casa Savoia) S.E. il Cav.Gran Croce Stefano Di Martino. Presenti anche S.E. il Cav. Gran Croce Nobile Sandro Pierato ed il Cav.Uff.Dott. Federico Pizzi. Sotto, nella foto, da sinistra: il Cav. Francesco Pugliese, il giovane Conte Federico Sagramoso, il Comm.Dott. Flavio Nucci (storica bandiera della destra monarchica e tradizionalista milanese) e la Dott. Carla Pirovano.
ISTITUTO NAZIONALE PER LA GUARDIA D’ONORE
ALLE REALI TOMBE DEL PANTHEON
Fondato nel 1878, confermato con R.D. 24 settembre 1932 n. 1348
Ente Morale sotto l'egida del Ministero della Difesa con D.P.R. 27 febbraio 1990
Delegazione di Milano, Lodi, Monza e Brianza
Milano, 17 Settembre 2012
Guardie d'Onore, carissimi amici e simpatizzanti,
di seguito alcune importanti comunicazioni.
1.) Con la presente si comunica ufficialmente l'esito delle elezioni per la carica di Delegato per Milano, Monza e Lodi del nostro Istituto per il prossimo triennio, che si sono tenute Sabato 15 Settembre 2012, genetliaco di S.M. il Re Umberto II, dalle ore 15 alle ore 19 presso la Sede della Sezione di Milano dell'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia (U.N.U.C.I.).
L'Assemblea, sotto la direzione del Consultore Nazionale Cav. Gr. Cr. Dott. Stefano Di Martino, massima carica sociale presente, ha provveduto a formulare la composizione della Commissione Elettorale, nominando Presidente la G.d'O. Comm. Dott. Flavio Nucci, Segretario la G.d'O. Cav. Francesco Pugliese, Scrutatori le GG.d'O. Federico Sagramoso e Carla Luisa Pirovano (nella foto in allegato, la Commissione), rappresentanti dei candidati la G.d'O. Ivan Fasciani per la G.d'O. Dama Arch. Monica Garavaglia e la G.d'O. Dott. Giuseppe Perego per la G.d'O. Uff. Luigi Mastroianni.
Dopo un breve cenno di saluto, i candidati GG.d'O. Dama Arch. Monica Garavaglia e Uff. Luigi Mastroianni hanno brevemente esposto le proprie proposte per la Delegazione ai presenti, prima di procedere alle operazioni di voto, svoltesi in compostezza ed ordine fino alle ore 19, quando si è provveduto allo scrutinio delle schede ed alla proclamazione dei risultati.
Il seggio è stato anche visitato dall'Ispettore Regionale per la Lombardia Cav. Dr. Eugenio Longo.
RISULTATI DELLA VOTAZIONE
(59 votanti)
Hanno ottenuto voti:
a. GARAVAGLIA MONICA n. 13 voti
b. MASTROIANNI LUIGI n. 45 voti
Schede bianche: 0 - Schede nulle: 1 - Schede contestate: 0.
E' stato dunque rieletto per il triennio 2013-2016 il Delegato uscente G.d'O. Uff. Luigi Mastroianni, a cui vanno i migliori auguri di buon lavoro, nell'adempimento del suo incarico come Delegato per Milano, Monza e Lodi del nostro Istituto.
La Segreteria ringrazia nuovamente la Commissione Elettorale, tutti i candidati, le Guardie d'Onore che hanno partecipato alle operazioni di voto e coloro che hanno gentilmente provveduto a comunicare la loro assenza, per l'attaccamento al nostro Istituto ed alle sue finalità.
Un sincero ringraziamento al Presidente della Sezione di Milano dell'U.N.U.C.I. Gen. Giovanni Fantasia per la disponibilità della sede ed un plauso alla G.d'O. Cav. Mario Finizio che ha provveduto all'apertura ed al riordino dei locali.
Spiace dovere purtroppo far notare come siano ancora tante, come già nelle scorse tornate, le Guardie che non partecipano a molte delle attività promosse tra cui il momento essenziale delle Elezioni, o nemmeno comunichino la loro indisponibilità ad intervenire. Partecipare alla vita sociale della Delegazione, come nella giornata di Sabato, sia per tutte le Guardie d'Onore, sia soprattutto per quelle che hanno conseguito delle qualifiche o che ricoprono un incarico all'interno del nostro sodalizio, dovrebbe essere un dovere.
2.) La Delegazione ringrazia sentitamente le Guardie d’Onore che parteciperanno alla sottoscrizione in corso per l'organizzazione della Cerimonia per il 94° Anniversario della Vittoria che si terrà a Milano il prossimo 10 Novembre.
Ricordiamo che la sottoscrizione è aperta ed è a offerta assolutamente libera, a seconda delle proprie possibilità e volontà. Da quest’anno, a differenza di quello passato, la Delegazione non percepirà alcun contributo pubblico e l’organizzazione di cerimonie soddisfacenti ed ordinate comporta numerosi costi (Monza, Cerimonie per la Vittoria, ecc.). Confidiamo nella generosità di tutti.
Chi volesse aderire alla sottoscrizione può contattare l’Ispettore Nazionale per le Benemerenze Cav. Gr. Cr. Nob. Sandro Pierato (+39.339.58.82.237; mail: s.pierato@ordinidinasticicasasavoia.it).
E' possibile effettuare un versamento sul Conto Corrente Postale della Delegazione n. 96450861 intestato a "Ist. Naz. Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon", specificando nella causale: "Liberalità per la Delegazione di Milano".
A completamento dei precedenti ringraziamenti, si plaude per il generoso sostegno alle seguenti Guardie d’Onore che hanno contribuito alla sottoscrizione conclusasi per la realizzazione del labaro, delle relative medaglie e delle nuove bandiere complete di aste e basi: Christian Angiolini, Emanuele Bonissone di Branzola, Alfredo Centis, Mario Finizio, Carlo Foletto, Alessandro Gelsi, Saverio Grancagnolo, Romano Grancagnolo, Francesco Isola, Virgilio Ortelli, Claudio Peotta, Federico Pizzi, Francesco Pugliese.
3.) Si ricorda che il prossimo 28-29 Settembre 2012, a Roma, si terrà il Primo Raduno Nazionale della Giovane Guardia.
Tutte le Guardie d'Onore con un'età non superiore ai 35 anni (naturalmente si possono fare delle eccezioni per chiunque fosse interessato a prendervi parte) sono tenute a partecipare.
Dal momento che i termini di prenotazione sono già scaduti, chi fosse interessato è pregato di prendere contatto URGENTEMENTE con l'Ispettore Nazionale Uff. Dr. Federico Pizzi ai recapiti di seguito.
Si riporta il programma per completezza.
E' obbligatoria la prenotazione.
PROGRAMMA:
VENERDÌ 28 SETTEMBRE 2012, Arrivo dei partecipanti e sistemazione presso gli alberghi. Ore 18.00 Incontro presso la Sede dell’Istituto (Via della Minerva, 20) con il Cap. Vasc. Gr. Uff. Dott. Ugo d’Atri, Presidente dell’Istituto e le cariche giovanili. Accoglienza degli ospiti. Visita della Sede. Ore 20.15 Riunione Conviviale della Giovane Guardia presso la Casa dell’Aviatore – Circolo Ufficiali dell’Aeronautica Militare (Viale dell’Università, 20 – MM Castro Pretorio). Quota di partecipazione € 30; per prenotazioni tel. 06.67.93.430 o inviare una mail a guardiadonore@tiscali.it). Si ricorda che l’accesso al Circolo è consentito esclusivamente in abito scuro ed all’ingresso è necessario esibire documento d’identità.
SABATO 29 SETTEMBRE 2012, ore 10.00 Antica Biblioteca Valle (Largo del Teatro Valle, 9 – Zona Pantheon). Assemblea Nazionale della Giovane Guardia. Esecuzione della “Marcia Reale”. Apertura dei lavori. Saluto ed intervento del Presidente Nazionale Cap. Vasc. Gr. Uff. Dott. Ugo d’Atri. Saluto del Consultore Nazionale Cav. Gr. Cr. Dr. Stefano Di Martino («La posizione giuridica dell’Istituto: storia e prospettive»). Saluto di eventuali Cariche Nazionali presenti. Relazione dell’Isp. Naz. Dr. Federico Pizzi («L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon 1878-2012: 134 anni di gioventù per l’Italia»). Relazione della Fiduciaria Giovanile di Roma Dr. ssa Francesca Bianchi («Roma: una proposta per la Giovane Guardia»). Interventi delle Giovani Guardie. Proposte programmatiche e riorganizzazione delle realtà territoriali. La partecipazione alla discussione con interventi e mozioni è particolarmente gradita ed essenziale. Conclusioni. Ore 13.30 Colazione presso la stessa «Antica Biblioteca Valle». Quota di partecipazione € 30; per prenotazioni tel. 06.67.93.430 o inviare una mail a guardiadonore@tiscali.it).
Ore 15.00 Servizio di Guardia Solenne della Giovane Guardia presso le Reali Tombe del Pantheon. Le Guardie d’Onore sono pregate di intervenire alla cerimonia con la divisa sociale (abito scuro, cravatta e distintivo sociale, fascia da braccio e guanti bianchi) e/o con il mantello. Ore 17.00 Sede dell’Istituto (Via della Minerva, 20). «Rompete le righe». Il presente invito è ovviamente aperto agli amici di tutte le associazioni, purché in linea con il requisito dei massimi 35 anni di età. Per informazioni e prenotazioni si prega di contattare la Presidenza Nazionale (06.67.93.430 – guardiadonore@tiscali.it).
Per ulteriori ragguagli sullo svolgimento dei lavori dell’Assemblea Nazionale Giovanile, è possibile contattare l’Isp. Naz. Dr. Federico Pizzi (392.86.97.486 – f.pizzi@ordinidinasticicasasavoia.it) e la Fiduciaria Giovanile per Roma e Provincia Dr. ssa Francesca Bianchi (339.50.49.841 – fra88gila@live.it).
Con i più cordiali saluti, ringraziando per la collaborazione.
la Segreteria di Delegazione
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Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon
Delegazione di Milano, Monza e Lodi
Delegato: Uff. Luigi Mastroianni
Caserma XXIV Maggio
Via Vincenzo Monti, 59
20145 - Milano
Tel. 345.32.17.614
gdomilano@hotmail.it
www.guardiadonorealpantheon.it
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