mercoledì 17 dicembre 2014

Santa Messa e cena sociale di Natale.



Associazione Culturale Grande Milano



 
 
 
 

Grande Milano, come il Ducato dei Visconti e degli Sforza (stato dalle Alpi al Mar Ligure), come la nostra Arcidiocesi Ambrosiana (la più estesa della cristianità), come la nuova Città Metropolitana (sede della Esposizione Universale del 2015). Grande Milano, prima celtica e poi romana, leonardesca e manzoniana, imperiale e asburgica (con Maria Teresa), rinascimentale e risorgimentale, nazionale e patriottica (con le V Giornate), interventista e futurista, fascista primigenia e crepuscolare, culla di tutti i movimenti politici innovatori.

Grande Milano, da sempre laboratorio politico innovativo, indiscussa capitale economica e (un tempo) anche morale d’Italia, antico esempio di sobrietà e buona amministrazione, città accogliente ed operosa, autenticamente aperta e solidale. Grande Milano, in tutto il mondo, città della ricerca e della qualità, dell’eccellenza e del buon gusto, dell’arte e del teatro, della moda e del design. Grande Milano della Madunina, della sana borghesia produttiva, della tradizione meneghina, del risotto giallo e del panettone, delle grandi rivali Inter e Milan.

Questa è la nostra città che vogliamo vivere, sostenere e migliorare, rendendola più pulita e sicura, moderna ed efficiente, difendendone le tradizioni e l'identità, il genuino spirito imprenditoriale, il benessere, la vocazione europea ed internazionale. Questo sito internet è un “laboratorio civico” al servizio della nostra comunità e del nostro territorio, uno spazio libero, aperto al contributo di tutti gli italiani “di buona volontà” che vogliono veramente una “Grande Milano” per se e per le prossime generazioni. 

Organizzazione

Grande Milano è una libera Associazione Culturale, legalmente riconosciuta, che promuove iniziative culturali, sociali, ricreative e sportive. Grande Milano aderisce al Centro Nazionale Sportivo Fiamma (Ente Europeo di Promozione Sportiva e Culturale, di Assistenza Sociale, Difesa Ambientale e Protezione Civile, riconosciuto dal Ministero degli Interni, dal CONI, dalla Regione Lombardia e dalla Comunità Europea) ed a Progetto Nazionale Fiamma Futura  (Associazione Culturale e Laboratorio Politico, movimento apartitico, indipendente e trasversale, impegnato nella difesa della giustizia sociale e della nostra identità e sovranità nazionale).

Grande Milano, in collaborazione con la Mutua Sociale Ambrosiana, gestisce un centro servizi (assistenza amministrativa e fiscale, consulenza legale e sociale, difesa di utenti, contribuenti, risparmiatori, consumatori e pensionati) per famiglie, imprese e cittadini italiani, e collabora anche con ENFORMA (Ente accreditato presso la Regione Lombardia e la Comunità Europea) per l’organizzazione di corsi di formazione professionale, culturale, tecnica e linguistica, compresi quelli, obbligatori per legge, sulla sicurezza.

Il direttivo di Grande Milano è composto da un gruppo di amici, imprenditori e professionisti che, con spirito civico, patriottico e di volontariato, hanno deciso di dedicare parte del proprio tempo al “bene comune” della nostra città: Giada Arioli, Monica Comandulli (tesoriere), Roberto Jonghi Lavarini (presidente) Francesco Lauri, Giulio Livoni, Simone Andrea Manelli, Mario Mazzocchi Palmieri (vice presidente), Alessandro Romei Longhena (presidente onorario), Francesco Russomanno, Gianfranco Stefanizzi. 

Soci onorari sono: il Comandante Armando Santoro (presidente UNC-RSI), il Comandante Pierpaolo Silvestri (presidente nazionale ANAI), il marò Sergio Pogliani (vice presidente associazione XMAS), il prof. Massimo Grecchi (presidente di Sinergie-Altavia Milano) ed il prof. Christian Garavaglia (docente alla Università Statale e sindaco di Turbigo).

http://progettomilano.it/

lunedì 17 novembre 2014

Il ritorno dei Reali: l'annuncio del Principe Emanuele Filiberto.



Emanuele Filiberto di Savoia ha dichiarato di essere pronto con la sua famiglia a sostenere le spese per il rientro delle salme degli ultimi re d’Italia, ma ha altresì ribadito che il luogo della sepoltura non potrà essere Superga come suggerito a suo tempo dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ma il Pantheon dove già sono custodite le spoglie di Vittorio Emanuele II e di Umberto I.

Roma«Il ritorno della regina Elena, di Vittorio Emanuele III, di Umberto II e della amatissima Maria Josè rappresenterebbe la chiusura di un cerchio per casa Savoia e la monarchia. La Repubblica Italiana dimostrerebbe così che non ha paura né dei vivi né dei morti».

Emanuele Filiberto di Savoia conferma i segnali positivi giunti dal governo e dal Parlamento in merito al possibile rientro delle salme dei reali sepolte all'estero.

Emanuele Filiberto se dovesse arrivare il via libera per il ritorno delle spoglie ipotizza una cerimonia ufficiale?

«Su questo punto occorre essere chiari. Noi non chiediamo nulla: nessuna cerimonia di Stato. Qualsiasi celebrazione sarebbe a nostro carico e non a carico dei cittadini e dello Stato: paghiamo noi. Forse potremmo ipotizzare un funerale con gli onori militari visto che entrambi erano generali».

Quale potrebbe essere il luogo della sepoltura?

«Su questo punto invece non transigeremo. Il luogo della sepoltura può essere soltanto il Pantheon perché è qui che sono sepolti i re e le regine d'Italia. I re d'Italia sono sepolti al Pantheon. ».

Non a Superga?

«Il primo a proporre Superga alla mia famiglia fu Ciampi. All'epoca in cui era presidente della Repubblica siamo stati ricevuti al Quirinale e ne abbiamo parlato. Ma su questo punto non trattiamo e già allora indicammo come unica tomba possibile il Pantheon accanto agli altri Re d'Italia».

Il rientro delle salme potrebbe rappresentare un problema?

«In realtà il clima “politico“ è cambiato da tempo e francamente ritengo che non dovrebbe più costituire un problema. Anche la Russia ha permesso il rientro delle salme della famiglia imperiale. Immagino però possa sempre esserci qualche scontento».

Ma se ci fosse un referendum lei voterebbe Repubblica o Monarchia?

«È una questione superata. L'Italia è una Repubblica dal '46 e direi che è stabile. Per il rientro delle salme si tratta soltanto di non rinnegare la storia. Ricordo che la regina Elena e Maria Josè sono state regine amate e che a loro volta hanno molto amato gli italiani».

Ma a lei Renzi piace?

«Voglio dargli fiducia e francamente non è che veda altri in grado di sostituirlo. La sua forza è il consenso che è riuscito a raccogliere. Sosteniamolo e giudichiamo alla fine sulla base dei risultati».

Pensa che il cambio di clima sia dovuto anche a lei e alla popolarità che ha raggiunto con i programmi televisivi? Ha qualche nuovo progetto

«Non appena siamo rientrati in Italia mi sono reso conto che c'era una disponibilità diversa sia da parte dell'allora governo Berlusconi sia da parte degli italiani. Ora preferisco restare dietro le quinte ma ho uno splendido progetto con la mia casa di produzione, la Savoy & Gregory. Produrrò un film d'animazione con la regia e la sceneggiatura di Sylvain Chomet, l'autore de l'Illusionista basato su una serie di disegni, uno storyboard , di Federico Fellini.
Casa Savoia è una dinastia reale europea attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna, dove venne infeudata della Contea di Savoia, elevata poi a Ducato nel XV secolo. Nello stesso secolo, estintasi la linea legittima dei Lusignano, ottenne la Corona titolare dei regni crociati di Cipro, Gerusalemme e Armenia, con il conseguente aumento di prestigio presso le corti europee.

Nel XVI secolo circa spostò i suoi interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana (come testimoniato dallo spostamento della capitale del ducato da Chambéry a Torino nel 1563). Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottenne l'effettiva dignità regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713), dopo pochi anni (1720) scambiato con quello di Sardegna.

Nel XIX secolo si pose a capo del movimento di unificazione nazionale italiano, che condusse alla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Da questa data, fino al cambiamento istituzionale nel giugno del 1946 con l'esilio, la storia della Casa si confonde con quella d'Italia.

Inoltre, dal 1870 al 1873 il duca Amedeo di Savoia-Aosta fu Re di Spagna col nome di Amedeo I di Spagna.

Durante il regime totalitario di Benito Mussolini, la dinastia ottenne formalmente con Vittorio Emanuele III le corone di Etiopia (1936) ed Albania (1939) in unione personale, mentre nel 1941, col Duca Aimone di Savoia-Aosta, anche la corona di Croazia. Questi ultimi titoli vennero tuttavia persi definitivamente nel 1945, a causa della sconfitta subita nella seconda guerra mondiale.

 

giovedì 13 novembre 2014

Roberto Jonghi Lavarini con Gianfranco Librandi.

 
Roberto Jonghi Lavarini (presidente di Progetto Nazionale - Grande Milano) con l'On. Gianfranco Librandi (deputato, imprenditore di Saronno ed editore di Intelligo giornale e web TV) ed il Prof. Fabrizio De Marinis (intellettuale d'annunziano e giornalista de Il Giornale), alla festa per il compleanno del Prof. Stefano Masullo, a Palazzo Reale a Milano.

mercoledì 22 ottobre 2014

Intervista a Marco Lupis (ADSI).


Anniversario della Vittoria.

 
 
ISTITUTO NAZIONALE PER LA GUARDIA D’ONORE 
ALLE REALI TOMBE DEL PANTHEON
Fondato nel 1878, confermato con R.D. 24 settembre 1932 n. 1348  
- Ente Morale sotto l'egida del Ministero della Difesa con D.P.R. 27 febbraio 1990 - 
Aderente ad Assoarma 11 maggio 2012

Delegazione  di  Milano, Lodi, Monza e Brianza 
Medaglia d''Oro V.M. Generale C.A. ALBERTO LI  GOBBI


 
 
Signori della Guardia, carissimi amici e simpatizzanti,
 
la Delegazione vi invita a partecipare  alla cerimonia di commemorazione del
96° Anniversario della Vittoria
Tributo a S.M. Vittorio Emanuele III il Re Soldato e agli Eroi caduti nella Prima Guerra Mondiale
che si terrà:
Sabato 8 novembre
Milano
inizio ore h. 14.30
 
Alla presenza del Presidente Nazionale
Cav. Gr. Cr. Cap. di Vasc. Dott. Ugo d’Atri
e di Autorità Civili, Militari e Religiose.
 
La cerimonia si svolgerà con il seguente programma:
 
ore 14.30     ritrovo in Piazza San Carlo - Milano
ore 14.45     partenza del Corteo accompagnato dalla Banda Musicale di Valbrona;
ore 15.30     benedizione e deposizione di una corona d’alloro presso il Bollettino della Vittoria sito sulla facciata di Palazzo Marino;
benedizione e deposizione di una corona d’alloro al monumento equestre a S.M. Vittorio Emanuele II;
ore 17.30     Benedizione e deposizione di una corona d’alloro e Santa Messa in suffragio dei caduti della Grande Guerra presso il Sacrario dei Caduti Milanesi in piazza S. Ambrogio. Celebrerà la Sacra Funzione Padre Cesare Bedogné, Cappellano Militare;
ore 20.00    “Cena della Vittoria” presso la Sala Affresco e la Sala del Lampadario di Palazzo Cusani, via del Carmine 8, Milano.
 
 
Si prega di intervenire numerosi e di voler segnalare la vostra presenza alla cena (quota di partecipazione euro 50) entro giovedì 6 novembre 2014 ai seguenti numeri:
Delegato Comm. Luigi Mastroianni 366.6699032
Segreteria della  Delegazione
34046230043339029948
 
Per informazioni sulla cerimonia, Cerimoniere Isp. Naz Alberto Cav. Uff. A. Di Maria  392.95.98.193
 
Guardie d’Onore con Mantello o tenuta sociale, abito scuro.
 
Con i più cordiali saluti
 
La Segreteria di Delegazione
 
 
 
Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon
Delegazione di Milano, Lodi, Monza e Brianza
Caserma XXIV Maggio - Via Vincenzo Monti, 59 – 20145 Milano
Delegato Comm. Luigi Mastroianni 366. 6699032 - 3453217614
 
Segreteria della Delegazione:
Carla Pirovano 3404623004








lunedì 6 ottobre 2014

Società Milanese per la Caccia a Cavallo.

 
 
L’origine della caccia a cavallo è lontanissima. I primi uomini che salirono in groppa a un cavallo lo fecero per inseguire e catturare un animale per il sostentamento proprio e della propria tribù.
Da allora il cavallo fu uno degli animali domestici più importanti. Con la sua resistenza nel trasporto di cose e persone fu fondamentale nella nostra storia fino all’invenzione del motore, che sostituì la forza meccanica alla forza animale, con tutte le conseguenze ecologiche che conosciamo oggi.
Le prime norme che hanno regolato le cacce in Europa risalgono al ‘500 con i Savoia. I re di Francia presto le adottarono con poche varianti e col tempo arrivarono in Inghilterra, dove nel ‘700, grazie al duca di Beaufort, nacque la caccia a cavallo moderna.
 
 
Le cacce ripresero nel 1946 grazie a Piero Pirelli, Emilio Badini e Piero Prinetti che affidarono la mastership a Enrico Luling Buschetti che gestì l’attività sportiva fino al 1969 quando, con una certa sorpresa e anticipazione dei tempi, chiamò a sostituirlo una giovane e valente amazzone: Anna Prinetti Castelletti al cui entusiasmo ed energia si devono l’impostazione e il successo attuale della Società Milanese. Dal 1997 Master della società è Gibi Litta Modignani.
A causa della crescente urbanizzazione del territorio, le zone di caccia sono andate allontanandosi da quelle originarie. Grazie alla disponibilità e collaborazione di tanti soci è stato possibile trovare nuovi ambienti ancora selvaggi e incontaminati, soprattutto nel basso novarese (Carpignano, Sizzano), nel biellese (Candelo) e in Lomellina, forse il territorio in assoluto migliore con il fondo sabbioso e i tanti corsi d’acqua (Scaldasole, Breme, Ferrera Erbognone, Ottobiano, Mezzana Bigli). A volte la società organizza incontri in unione con altre società come, tra i più recenti: Solferino della Battaglia e Pizzighettone con la Società Bresciana e Maser, nei pressi di Treviso, con la società Mitteleuropea.
La Società Milanese conta oggi circa duecento soci e di questi circa una cinquantina cacciano regolarmente.
Si tengono 22/24 cacce all’anno - sempre di domenica - divise tra la stagione primaverile (da fine febbraio a metà maggio) e la stagione autunnale (dall’inizio di ottobre alla domenica prima di Natale).
Ogni stagione vede la partecipazione di 4/500 cacciatori per complessivi circa 1000 cavalli in un anno.



Anno di costituzione 1882

CONSIGLIO DIRETTIVOPresidente: Contessa Anna Prinetti Castelletti Crostarosa
Vice presidente: Conte Dott. Don Giorgio Cicogna Mozzoni
Consiglieri: Dott. Stefano Alberti de Mazzeri
Dott. Alessandro Berlingieri
Lodovica Bertini
Dott. Fabrizio Crespi Morbio
Dott. Pietro Di Nola
Marchese Dott. Giovanni Battista Litta Modignani
Angelica Orlando Brigatti
Filippo Pirera
Dott. Stefano Salvetti
Dott. Carlo Severgnini

Revisori dei conti: Leopoldo Beccaro Migliorati, Enrico Colombo, Monica Resta
Tesoriere: Dott. Stefano Salvetti
Honorary secretary: Lodovica Bertini

Master Huntsman: Marchese Dott. Giovanni Battista Litta Modignani
Joint Field Master: Dott. Carlo Severgnini - Dott. Pietro Di Nola
Honorary Whippers-In: Leopoldo Cicogna Mozzoni - Filippo Pirera - Alessandro Berlingieri
Istruttore: Gen. Giovanni Grignolo

MASTERS DELLA SOCIETÀ DALLA COSTITUZIONE
Conte Felice Scheibler dal 1882 al 1888.
Barone Costanzo Cantoni dal 1889 al 1891.
Alfonso Della Torre Arrigoni Patrizio Di Ravenna dal 1892 al 1894.
Duca Don Uberto Visconti Di Modrone e Conte Don Febo Borromeo D'Adda dal 1895 al 1896.
Don Giacomo Durini Conte Di Monza dal 1897 al 1915.
Don Gaetano Litta Modignani Marchese Di Menzago e Vinago dal 1919 al 1942.
Conte Luling Buschetti dal 1946 al 1968.
Conte Luling Buschetti e Contessa Anna Prinetti Castelletti Crostarosa dal 1969 al 1972.
Contessa Anna Prinetti Castelletti Crostarosa dal 1973 al 1997.
Contessa Anna Prinetti Castelletti Crostarosa e Marchese Dott. Giovanni Battista Litta Modignani
dal 1998 al 2001.
Marchese Dott. Giovanni Battista Litta Modignani dal 2002.

giovedì 26 giugno 2014

S.M. Filippo VI di Borbone, nuovo Re di Spagna.


L'Ordine Mauriziano ieri, oggi e domani.


Breve storia degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia
a cura del Conte Cav. Dott. Gustavo Mola di Nomaglio
Nel corso dei secoli i Savoia hanno dato vita a differenti Ordini cavallereschi. Il più antico fu quello del Cigno Nero, destinato a breve vita. Nel 1362 nacque, fondato da Amedeo VI, quello Supremo  della Santissima Annunziata, che fu una sorta di “internazionale” sabauda, in seno alla quale hanno ininterrottamente militato, nel corso di sei secoli e mezzo, molti tra i più potenti sovrani, principi e ministri dell’Europa intera. 

Destinato a una più vasta compagine di cavalieri fu l’Ordine Militare e Religioso dei Santi Maurizio e Lazzaro,    istituito ufficialmente nel 1572, ma su fondamenta molto più antiche. Esso nacque dalla fusione di due Ordini prestigiosi. Quello di San Maurizio, che era stato costituito nel 1430 dal principe eremita Amedeo VIII, Duca di Savoia, poi eletto Papa dal Concilio di Basilea, col nome di Felice V, in contrasto col regnante pontefice Eugenio IV, fondatamente accusato di eresia e simonia. Quello di San Lazzaro era, probabilmente, il più antico dell’intera Cristianità: le sue radici si perdono letteralmente nella notte dei tempi.

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia, trovandosi ad essere Gran Maestro di entrambi, decise di unirli sotto la nuova denominazione “collettiva”. Il nuovo Ordine, dapprima essenzialmente nobiliare, aveva tra i propri fini originari l’accoglienza ospedaliera e la liberazione dei mari dai pirati  (e i Cavalieri di San Maurizio già si erano coperti di gloria a Lepanto, nel 1571). In seguito fu pure finalizzato a premiare quanti si distinguevano al servizio della Corona, dello Stato e del bene comune.

In base alla XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana il 1° gennaio 1948,  l’Ordine Mauriziano è conservato nel suolo dello Stato Italiano, ricondotto all’esclusivo e originario compito di ente ospedaliero, mentre l’Ordine cavalleresco dei Santi Maurizio e Lazzaro rimane proprietà della Real Casa di Savoia ed è – dai tempi di Carlo Alberto – aperto anche ai non nobili, purché godano  di ottima reputazione tra i loro pari e condividano come obiettivo le finalità umanitarie dell’Ordine stesso.

Più avanti nel tempo i Sovrani Sabaudi diedero vita ad altri Ordini di estremo prestigio, come quello Militare di Savoia, che premiò gli atti di valore in guerra e quello Civile, destinato a premiare alte benemerenze in campo culturale, scientifico, amministrativo e via dicendo. Dopo l’unità italiana fu creato l’Ordine della Corona d’Italia, destinato, nei suoi diversi gradi, a coloro che si distinguevano nell’operare a favore della Nazione. Da ultimo fu creato, nella seconda metà del secolo scorso, l’Ordine al Merito di Savoia, conferito per speciali benemerenze verso la Dinastia.

Quasi tutti gli Ordini esistono tuttora: operano efficacemente in tutti i continenti, soprattutto nel campo filantropico occupandosi quindi di beneficenza e di solidarietà, continuando a costituire, a livello italiano e internazionale, un riconoscimento molto ambìto.

Evento culturale della delegazione ligure.


lunedì 10 febbraio 2014

Società Genealogica Italiana

 
 
 

SOCIETA’ GENEALOGICA ITALIANA

Italian Genealogicalm Society – Societè Italienne de Genalogie

 



 

 

Comitato Scientifico Editoriale - 2014

 

Presidente e Fondatore/Founder and President

 

Il XIII Duca di San Donato/the 13th Duke of San Donato

 

Membri onorari/Honorary Members

 

prof. Edoardo A. Lèbano, Professor Emeritus of Italian Department of French and Italian, Indiana University Bloomington, USA

prof. Alfredo Capone, già Ordinario di Storia Contemporanea all'Università degli Studi di Roma Tre, Italia

prof. don Rubén Alberto de Gavaldá y Castro, Dr. H.C., Presidente dell'Instituto Heraldico de Buenos Aires

prof. Hernán Alejandro Olano-García, MSc., PhD., Professore Associato all'Universidad de La Sabana, Bogotà, Presidente dell' Academia Nacional de Heráldica de Colombia

 

Membri effettivi e corrispondenti/Elected Members and correspondents

 

conte dott. don Francisco Acedo Fernández Pereira, Duca di Candia, Conte del Sacro Romano Impero, Accademico della Pontificia Accademia Cultorum Martyrum e della Pontificia Accademia Tiberina in Roma (effettivo)

principe don Gabriele Alliata di Villafranca, principe del S.R.I., cav. di Onore e Devozione del S. M. Ordine di Malta (corrispondente)

don Alberto Caracciolo dei principi di Marano, patrizio napoletano (corrispondente)

prof. Antonio Caracciolo, Docente di Filosofia del Diritto all'Università degli Studi La Sapienza di Roma, Italia (corrispondente)

nobile dott. Loris Castriota Scanderbegh  (corrispondente)

marchese avv.to don Roberto Celentano, barone di Motta della Regina, patrizio di Giovinazzo (effettivo)

conte Francesco di Colloredo-Mels, signore di Colloredo , Mels e ville annesse (corrispondente)

conte cav.gr. cr. prof.  Fernando Giulio Crociani Baglioni, cav. di Grazia e Devozione del S.M. Ordine di Malta, Presidente dell'Istituto di Studi Storici Beato Pio IX, Membro effettivo del Collegio Araldico (dal 1982)  (corrispondente)

barone dott. don Salvatore Cucco-Marino Protopapa (corrispondente)

nob. dott. Roberto Jonghi Lavarini, Freiherr von Urnavas, Delegato per l’Italia della Walser Uradel Kulturverein  (corrispondente)

principe prof. Peter Frankopan, docente di Storia Bizantina all'Università di Oxford , direttore dell' Oxford Centre for Byzantine Research, Oxford (Inghilterra) (corrispondente)

dott. Carlo Longo de Bellis dei marchesi di Laterza, patrizi di Rutigliano e Casamassima (corrispondente)

marchese dott. don Marco Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita,  13° duca di San Donato, patrizio di Giovinazzo, Docente in Storia della Genealogia e Storia del Diritto Nobiliare al Master Universitario di 1º livello in Scienze Araldiche e Genealogiche, Università di Castel Santagelo – Roma, Membro del Collegio Araldico (dal 1990) (presidente)

barone avv.to Rosario Salvatore Migliaccio di Sanfelice, avvocato ecclesiastico, Membro del Collegio Araldico (1999) (corrispondente)

marchese prof. Giuseppe Parodi Domenichi di Parodi, Presidente dell'Accademia Archeologica Italiana, Genova, Italia (corrispondente)

prof. Sylvie Pollastri, Docente Esterno al Dipartimento di Studi Letterari e Filologici, Università degli Studi della Basilicata (corrispondente)

prof. Roberto Romano, docente di Filologia Bizantina al Dipartimento di Filologia Classica “Francesco Arnaldi”, Università degli Studi di Napoli Federico II (corrispondente)

conte Charles Said-Vassallo dei principi Sayd, fondatore del Libro d'Oro della Melita / Maltagenealogy (Australia) (corrispondente)

barone avv.to Fancesco Decio Scardaccione, nobile patrizio di S.Arcangelo (effettivo)

 

Membri collaboratori/Contributors

 

nob. Daniele di Leo-Pata

comm.re prof. Emilio La Greca, Commendatore dell'Ordine al Merito Melitense (SMOM)

dott. Juan Carlos Marino Montero (Argentina)

nobile avv.to Alfredo Petillo


 

Segretariato - Tesoreria/Secretariat – Treasury

 


 Fax +39 06 23314506

 
 

 
LIBRO d'ORO della NOBILTA' Mediterranea
Famiglie Nobili elencate:
 

A

degli Abati, dell'Acaya, Acciaioli, Acciapaccio, Accolti, Acquaviva, Acton, d'Adda, Adilardi, Adorno, d'Afflitto, Agnese, Airoldi, d'Alagno o d'Alagna, Albani, Alberti, Alberti di Bormio, Albertini, degli Albizzi, Aldobrandeschi, Aldobrandini, d'Alemagna, Aleramici, degli Alessandri, d'Alessandro, d'Alesso, Alighieri, Alidosi, Aliprandi, Alliaga Gandolfi, Alliata, Altavilla-Hauteville, Altemps, Altieri, Altieri Albertoni, d'Alena, Álvarez de Toledo, d'Alviano, d'Ambrosio, Amato (d'), Amedeo di Lamporo, Ammirà seu Amirà, d'Amore, Amoretti, d'Ancora, d'Andrea, Andreasi, Andriani di Milano, Andriani di Sondrio, Anelli, Angeloni, Angioini, d'Annunzio, Antonini, d'Appiano d'Aragona de Ayerbis, d'Aquino, d'Aquino di Caramanico, d'Aquino di Taranto, Aragonesi (Bellonidi), Aragona (Trastamara), Arianiti Comneno, Arborea, Arborio Mella, Arcamone, d'Arcano, Arcelli, Archinto, Arcimboldi, Arcoloniani, Arcussia, d'Ardia, Argentero, Arese Lucini, Ariosto, Arnuzzi de' Medici, Asburgo-Lorena, Asburgo-Toscana, Asinari, Assanti, de Athen, Attems, Avagliano o Avigliano, d'Avalos, d'Ayala Valva, d'Ayerbe d'Aragona

B

Bacallar, Bacio Terracina, Badoglio, Badolato, Bagatti Valsecchi, Ballero, del Balzo, Banchieri, Barbaro, Barbazzi, Barberini, Barbiano di Belgioioso, Barbo, Barbo von Waxenstein, di Bari, Basso della Rovere, Basurto, Bava Beccaris, de Baumont Bonelli, Beccadelli di Bologna, Beccaria di Valtellina, Belgrano d'Argentina, Conti Belgrano, Bellonidi (Aragonesi), Berlingieri, Berlinguer, Bernardini della Massa, Bertola d'Exilles, Besta di Teglio, Bettoni Cazzago, Bevilacqua, Bianchi, Bianchi di San Secondo, Biandrà, Biandrate di San Giorgio, Biglia, Birago, Blagay, Blagay von Ursini, Boarelli, Boboni, Boccapianola, Boiardo, Bologna, Bolognini Attendolo, BombriniBonaccolsi, Bonaccossi, Buonaparte - Bonaparte, Boncompagni Ludovisi, Bon Compagni, Bonelli, Bonito, del Bono, Borbone, Borea d'OlmoBorea Ricci, Borgazzi, Borghese, Borri, Borromei, Borromeo, Boschetti, Bosquets, Botta, Bottiglia di Savoulx, Bourbon, Brambilla Carminati, Brambilla di Civesio, Brancaccio, Brancalasso, de Brancas, Brancia, Branciforte, de Brandis, Brandolini d'Adda, Braschi, Brignole Sale, Brivio, Broglia, Brondo, Brunas Serra, Brunengo, Bruno di Tornaforte, Bucca d'Aragona, Buglione, Buonarroti, Buondelmonti, Busca, Busca Arconati Visconti, Buschetti

C

Cadello, Cadorna, Caetani o Gaetani, Caffarelli (ex Negroni), Giudici sovrani di Cagliari, Cagnola, Caimo, Caissotti, Calcagnini, Calcagno, Calvi, Calvi di Bergolo, da Caimo, Camarda, Campanaro Adorno, Campori, Camposampiero, Canalis, Canani, de Candia, Candiano, de CandidaCantelmo, Canzano (duchi di), Capasso, Capece Aprano, Capece Baraballo, Capece Bozzuto, Capece Galeota, Capecelatro, Capece Latro, Capece Minutolo, Capece Piscicelli, Capece Scondito, Capece Zurlo, Capone, Capponi, Conti di Capraia, di Capua, Caracciolo, Carafa, Carandini, Carandinò, Caravita, Carbone, Carcano, Carcassona (I), Carcassona (II), dalle Carceri, de Cardenas, Carignani, Carlotti, Carminati di Brambilla, Carnevale, di Carpegna, da Carrara, Carrega Bartolini, Carron, Carròs, Carucci (Caruccio), Casali, Casana, Castaldo, Casati, Cassini, Castelbarco, Castelvetro, Castiglioni, Castriota Scanderbeg, Castromediano di Limburg, Castropola, Catemario, Cattaneo della Volta, Cavalcabò, Cavalcanti, Cavaniglia, Cavriani, da Ceccano, Celentano, Cenci, Cenci Goga, Ceriana Mayneri, Cerini, Cesarini, Cesi, Ceva Grimaldi, Challant, Chiabrera, Chiaramonti, Chieppio, Chigi Albani della Rovere, Cicinelli, Cicognara, Cigala o Cicala, Cilea, Cima, Cima della Scala, Cinarchesi di Corsica, Ciocchi dal Monte, Cipriani o Cipriano (di Nicotera), Cisa Asinari di Grésy, Cito Filomarino, Clerici, Collalto, Colleoni, Colloredo, Colonna, Concini, Condulmer, Confalonieri Strattmann, Contrari, Coppola, Coppola di Canzano, Coppola di Gallicchio, Cordara, Cordero di Montezemolo, Cornaggia Medici, Coronini di Cronberg, Correale, Correale Medici, Correale Santacroce, da Correggio, Correr, Corti, Corso (Corsi) d'Istria, Corsini, Costa, Costa di Polonghera, Costa Sanseverino, Costanzia, Cotta, Crescenzi, Crisafi, Crispo, Crivelli, Cybo, di Cucagna, Cuccomarino, Cusani, Cuttica.

D


E


F


G

Gabaleone, Gabrielli della Regola, Gabrielli di Carpegna, Gaddi, Gaetani (Caetani), Gaetani di Cassaro, Gagliardi, Gallarati, Gallarati Scotti, Gallerani, Gallesio Piuma, Gallio, Gallone, Galluccio o Gallucci, de GemmisGenova, de Giovanni Greuther, Giudici sovrani di Gallura,, Gambacorta, Gambacorta di Ardore, Gambacorta di Melicuccà, Gambara, Gandolfingi, della Gatta, Gattilusio, Gattini, Gazzelli, Genoese, Genoese Laboccetta. Genoese Ramirez, Genoese Zerbi, Genovés, Gesualdo, della Gherardesca, Ghilini, Ghisi, Ghislieri, Gianotti, Giglioli, Ginori Conti, Giordano, de Giovanni Greuther, Giovanelli, Giovio, Gironda, del Giudice, Giulini, di Giura, Giusso, Giustiniani, Giustiniani (Zustinian), Gnoli Ricciardi, da Goano, Gontéry, Gonzaga, Gotti Porcinari, Gozani, Gozzadini, Graneri, Granito, Grassi, Grazioli, Greppi, Greuther, Grillo, Grimaldi, Grisi Rodoli, Groppler di Troppenburgo, Grotto, La Grua Talamanca, Gualandi Cortevecchia, Gualengo, Guasco Gallarati, Guerrieri Gonzaga, de Guevara, Guevara Linch, Guglielmi Grazioli Lante della Rovere, Guicciardini, Guidi, Guidi (di Volterra), Guidobono Cavalchini

H


I




L


M

Macedonio, Macedonio de Maione, Machiavelli, Machiavelli (di Ferrara), Madruzzo, Maffei, Magalotti, Maggi, Magnocavallo, Majnoni d'Intignano, Malaguzzi Valeri, Malaspina, Malaspina della Chiesa, Malatesta, Malvezzi, Malvinni Malvezzi, Mami, Mancini, Mancini Mazzarino, Mandelli, Manfredi, Manfredingi, di Maniago, Manin, Mannu, Manso, Mantica, Manzoni, Maraldi, Marazzani, Marelli, Marenco, Maresca, Maresca Donnorso Correale Revertera, Marescalchi, Marescotti, de Mari, Marigliano del Monte, de Marinis (Castagna), Marliani, Marmont du Haut Chanp,  Marmonti,  Martelli, Martin, Martinengo, da Marzano, Massa, Massimo, Mastelloni, Mastrilli, Matarazzo, Mattei e Antici Mattei, Mattoli Modestini, Mayneri, Mazuranic, Mazzarino, Mazzetti di Pietralata, Medici di Marignano, de' Medici, del Medico Staffetti, Medinaceli (duchi di), Medina Sidonia (duchi di) del Mercato, Melano, Meli-Lupi di Soragna, Melzi, Melzi d'Eril, de Mendoza di Tropea, Messanelli, Migliaccio, Miglio, Migliorati, Milano Franco d'Aragona, Millo, Minerva, Minervini, Miniscalchi Erizzo, Minucci, Mirelli, de Miro, Mistruzzi di Frisinga, Moccia, Modica de Mohac, Mocenigo, de Mojana di Cologna, Monaco di Arianello, Moncada, Monforte di Laurito, Monforte di Nola, Monroy, Montalto, Montani, del Monte Santa Maria (Bourbon), Montecuccoli, da Montefeltro, Montel, Montholon-Sémonville, Monti, Monti della Corte, Monticelli della Valle, della Morea, Moreschi, Mormile, Moroni, Morozzo, Morra, Mossi, Mosti Estense, Muscettola

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Pacca, Pacelli, Pagani, Pagano, Paleologo, Palermo di Santa Margherita, Paliaci di Suni, Pallavicini, Pallavicino, Palma d'Artois, Pamphili, Panciatichi, Panciera di Zoppola, Pandone, Papafava de' Carraresi, Pappacoda, Partistagno, Pasqualigo, Pasqualino, Paternò, Paveri Fontana, Pavoncelli, de' Pazzi, Pecori, Pellicano, Perego di Cremnago, Peretti, Perez Pompei, Perrelli Tomacelli Filomarino, Perrone, Pes di Villamarina, Petra, Peyretti, del Pezzo, Piatti, Piccolomini Todeschini d'Aragona, Pico, Pico Gonzaga, Pignatelli, Pignone del Carretto, Pinto y Mendoza, Pio di Savoia, Piola Daverio, Piossasco de Rossi, Pipino, Piromallo Capece Piscicelli, Pironti, Polcenigo, da Polenta, Pompei, Ponzani, Ponziaco, Porcia, Porcinari, del Pozzo, di Prampero, Premarino, Prenestino, Priego (conti di), Prisciani, da ProcidaProtonobilissimo, Protopapa, Protospataro, Provana, Provenzale, Pucci, de Puppi, della Pusterla

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S

de Sabran, Sacchetti, Sacrati, Salazar, Salis Zizers, Sambiase, Sanchez, Sanchez de Luna d'Aragona, San Donato (duchi di) Sanfelice, Sanframondo, Sangineto, di Sangro, Sanseverino, Santangelo, Sanudo, Sanvitale, Sappa de' Milanesi, Signori di Sassuolo (de Magreda), Savelli, Savoia, Sbaglia. Scaglione, della Scala, Scardaccione (alias Sinerchia), Schiavi, Lo Schiavo, Sciacca, Scillato, Semitecolo, Serbelloni, de la Serna, Serponti, Serra, Serra di Uta, Sersale, de Seyssel d'aix, Sfondrati, Sforza, Sforza Cesarini, Siginolfo, Sinerchia (di Matera), Simi de Burgis, di Simiana, Simonetta, Sinibuldi, Siscara, Sisto y Britto, Smeducci, Sobreri, Sobrero, Soderini, Soldonieri, Somis, di Somma, Sommaripa, Sommi Picenardi, Sormani, Spadafora, Sparavieri, di Spilimbergo (I e II), Spinelli, Spinelli di Giovinazzo, Spolverini, Staiti, Stampa, Steno, Stirpe Luporum, Strambone, Strassoldo, Strozzi, di Sus

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da Uzzano, Uboldi de' Capei

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