martedì 29 gennaio 2013

Olanda: la Regina abdica in favore del Principe ereditario.

Sua Maestà la Regina Beatrice d'Olanda ha annunciato che abdicherà in favore del figlio, Sua Altezza Reale il Principe Ereditario Willem Alexander d'Orange. In un breve ma toccante discorso alla nazione, la Sovrana, che compirà 75 anni giovedì prossimo, ha spiegato che il Principe 45enne diventerà Re il prossimo 30 aprile, aggiungendo di ritenerlo pronto per il ruolo.

XXX Anniversario della morte di S.M. Re Umberto II: solenne cerimonia ad Altacomba.

lunedì 28 gennaio 2013

In difesa della piccola e media impresa.

LA DESTRA di FRANCESCO STORACE ha ufficialmente aderito e partecipato alla manifestazione della Rete Imprese Italia che si è tenuta a Milano, davanti alla sede di Confcommercio, in Corso Venezia. ROBERTO JONGHI LAVARINI (candidato alla Camera dei Deputati nella Circoscrizione Lombardia 1 di Milano) ha portato il proprio saluto e sostegno al Presidente On. CARLO SANGALLI. "La piccola e media impresa, l'artigianato ed il commercio, sono la spina dorsale della nostra nazione. Invece di continuare a salvare i parassiti della grande finanza internazionale, dobbiamo tutelera questa economia sana e reale che produce lavoro, benessere diffusp , tutela della famiglia e giustizia sociale. Bisogna assolutamente diminuire l'asfisiante tassazione che soffoca le imprese, agevolare l'accesso al credito, dare forti incentivi fiscali a chi assume o investe in formazione, innovazione e nuove tecnologie. La Destra se ne farà carico in parlamento, con assoluta determinazione" ha dichiarato Roberto Jonghi Lavarini, ricevendo molte manifestazioni di stima da parte dei partecipanti. www.reteimpreseitalia.it/
Il Manifesto delle Imprese del Territorio. Il futuro del Paese è inscindibilmente legato alle piccole e medie imprese ed all’impresa diffusa, chiave di volta della sua competitività, struttura portante dell’economia reale e dei processi di sviluppo territoriale, luogo di integrazione e costruzione delle appartenenze. Costruire le condizioni che consentano a queste imprese di esprimere compiutamente le loro potenzialità è una responsabilità condivisa: delle istituzioni e della politica, delle forze economiche e sociali. Una responsabilità che avvertiamo anzitutto come nostra: di chi pone al centro della propria missione di rappresentanza la relazione stretta tra imprese e territori. Le imprese piccole e medie, l’impresa diffusa trovano nel mercato le ragioni più profonde del loro essere. Sono frutto di investimenti e di iniziativa privata, senza aiuti e sussidi, senza mercati protetti, senza monopoli e rendite di posizione. Sanno coniugare competizione ed efficienza insieme a prossimità e coesione sociale. Compongono un mondo che innova, produce ricchezza e occupazione, alimenta la connettività del tessuto sociale, accresce il patrimonio di saperi, di capacità, di operosità, di mestieri e di professionalità che appartiene alla storia del Paese. Esprimono valore sociale e sono insostituibile occasione di trasmissione e diffusione dei valori del lavoro, dell’inclusione, della solidarietà. Hanno mostrato di sapersi misurare con i nuovi scenari competitivi. Hanno compiuto la transizione dal lavorare per produrre al produrre per competere. Hanno salde radici nel territorio e sanno esplorare il mondo. Sono le imprese che nascono dal territorio e lo disegnano. Fanno il made in Italy e lo valorizzano nel mercato globale. Si sono aperte alla contaminazione tra la produzione e il mondo dei servizi, dell’artigianato, del commercio, delle reti, del turismo. Agiscono in rete, si uniscono per competere, fanno squadra. Significano modernità e sistema-Paese. Significano futuro. Si sono fatte portatrici di un nuovo modo di fare impresa non solo sul piano dello sviluppo economico, ma anche su quello della dinamica sociale, consolidando nel tempo il fondamentale impegno alle personali virtù del rischio, del lavoro duro e del merito. Hanno retto l’urto della grande crisi, sviluppando percorsi differenziati e flessibili di risposta. Sono di fronte al futuro ed ambiscono a costruirlo. Partecipano al mutamento dei codici di riferimento internazionali e nazionali, degli scenari con cui confrontarsi, fatti di rischi e opportunità. Sanno che sviluppo e crescita non sono assicurati in partenza, ma dipendono dalla qualità e forza delle scelte messe in campo, da nuove visioni, nuove prospettive, nuove modalità di azione. E da nuove forme di rappresentanza. Rete Imprese Italia è la nuova rappresentanza delle piccole e medie imprese, dell’impresa diffusa, del popolo del fare impresa. Rete Imprese Italia nasce per dare voce comune e identità, visibilità, capacità di rappresentanza e rappresentazione a questo mondo. Rete Imprese Italia nasce per superare le logiche di rito della concertazione e per riequilibrare e ricomporre la rappresentanza delle imprese in un quadro che concretamente ne valorizzi l’apporto ai processi evolutivi del sistema-Paese. Rete Imprese Italia è un nuovo soggetto per l’interlocuzione con le istituzioni, la politica, le forze sociali. L’Italia ha bisogno di una rotta, di una bussola, di un obiettivo, di un punto da cui partire, da cui ripartire. Le imprese, e quelle legate al territorio in modo particolare, sono soggetti capaci di dare all’Italia vitalità collettiva, innovazione continuata, efficienza ed internazionalizzazione. Per questo, Rete Imprese Italia ha un’ambizione: modernizzare la rappresentanza delle imprese per modernizzare l’economia e la società italiana .E' una nostra responsabilità. E' un’opportunità per il Paese. http://www.reteimpreseitalia.it/Chi-siamo/Il-Manifesto

In difesa della FAMIGLIA naturale.

Il Nob.Cav.Dott. Roberto Jonghi Lavarini (40 anni, cristiano cattolico ambrosiano praticante, regolarmente e felicemente sposato con Veronica, due figlie di sei ed undici anni di nome Beatrice e Ludovica, frequentanti una scuola cattolica), candidato indipendente ne La Destra di Francesco Storace alle camera dei deputati nella circoscrizione di Milano (Lombardia 1), ha ufficialmente aderito ai sette punti della piattaforma politica 2013 del Forum delle Associazioni Familiari. www.forumfamiglie.org/
Nel nostro Paese la famiglia ha confermato sul campo di essere insostituibile capitale sociale, incessante generatore di bene comune e preziosa risorsa di coesione sociale e di solidarietà, nonostante la recente crisi globale che ha colpito l’Italia in modo particolare. Troppo lunga è però la crisi, troppo deboli i sostegni alla famiglia da parte della società e della politica: così molti nuclei familiari, quasi “sotto attacco”, rischiano oggi di logorarsi definitivamente. Occorre quindi che la società, la politica, il sistema economico costruiscano una nuova Alleanza con la famiglia, per promuoverla e sostenerla, per valorizzarla non solo come ammortizzatore sociale, ma soprattutto come motore di sviluppo e di ripresa, e come irrinunciabile luogo di mediazione e di scambio di solidarietà tra i sessi e le generazioni. È in gioco la tenuta complessiva del nostro sistema sociale. Al Paese servono urgenti e innovative politiche familiari, capaci di valorizzare la famiglia con una concreta e coerente attuazione del principio di sussidiarietà: politiche promozionali, sostegno alla qualità relazionale dei nuclei familiari’, ascolto, promozione e collaborazione con l’associazionismo familiare. Questo chiediamo a chi si candida al governo del Paese per i prossimi cinque anni. Questo valutiamo nei programmi elettorali. Questo verificheremo puntualmente nell’azione del governo e del Parlamento. I sette “Sì alla famiglia” presentati in questa Piattaforma costituiscono la nostra bussola per la costruzione di un’Italia più “a misura di famiglia”, quindi più umana, solidale, capace di restituire fiducia e speranza al nostro Paese. http://www.forumfamiglie.org/ELEZIONI2013/13ELEZIONI.html

mercoledì 23 gennaio 2013

Roberto JONGHI con la DESTRA.

ROBERTO JONGHI LAVARINI: 40 anni, felicemente sposato con Veronica, due figlie (Beatrice e Ludovica, di 11 e 6 anni), Laureato in Scienze Politiche, Consulente Immobiliare, Cristiano Cattolico praticante, aristocratico nazionalpopolare, fedele alla Tradizione, attivo in diverse associazioni (professionali, culturali, sociali e di volontariato), in sodalizi patriottici ed ordini cavallereschi. 26 anni di coerente militanza nella destra, è stato: Segretario Provinciale del Fronte della Gioventù di Milano, Dirigente Provinciale del Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante, Dirigente Regionale di Alleanza Nazionale e della Fiamma Tricolore di Pino Rauti, Consigliere Circoscrizionale del Comune di Milano e Presidente della Zona Porta Venezia. Attualmente non è iscritto a nessun partito e sostiene ITACA, il progetto unitario e costituente, di Marcello Veneziani, per il rilancio culturale e politico della destra italiana. A queste elezioni 2013 è candidato alla camera dei deputati come INDIPENDENTE nelle liste de LA DESTRA di Francesco Storace. INFO: www.robertojonghi.it CONTATTI: robertojonghi@gmail.com
Contro la plutocrazia mondialista, la sinistra comunista e giacobina, il trasformismo della partitocrazia, i parassiti della casta, il relativismo e la decadenza dell’occidente. In difesa della nostra Civiltà Europea e Cristiana, della giustizia sociale, della sicurezza e del benessere del nostro popolo. A sostegno della sana borghesia produttiva del nord, delle famiglie e delle imprese italiane, della meritocrazia, del rinnovamento della classe dirigente, del presidenzialismo e del federalismo fiscale. Ma per cambiare davvero servono uomini liberi, coerenti e coraggiosi, Valori forti, idee chiare ed azioni decise. Per questo, con patriottico senso del dovere e cavalleresco spirito di servizio, per amore delle mie figlie, mi sono candidato, come indipendente, con La Destra di Francesco Storace, nella rinnovata coalizione di centro-destra. F.to Roberto Jonghi Lavarini - robertojonghi@gmail.com

Santa Messa gennaio 2013.

Festa Corpo Militare SMOM.

Libro sulla Regia Marina.

Pelle di marinai Un libro di Orazio Ferrara sulla Regia Marina in guerra Pelle di marinai racconta di storie dell’eroismo silenzioso degli equipaggi e dei comandanti in mare della Regia Marina, ma anche pagine, sicuramente non esaltanti, di certe poltrone di Supermarina, insomma di ammiragli terragni. Storie e controstorie della nostra guerra sul mare nel secondo conflitto mondiale. Guerra amara e a volte “sfortunata”, spesso più per volontà dei capi che del destino. Piaccia o non piaccia è la nostra storia, che fa parte di noi e comunque non la si può stracciare nelle pagine che non sono di nostro gradimento. Storie minimali accanto a pagine con la Storia maiuscola. Qualcuno potrebbe chiedersi che senso ha mettere storie di oscuri marinai accanto a figure leggendarie come Carlo Fecia di Cossato. O peggio mettere quest’ultimo accanto ad ammiragli “chiacchierati”, a voler essere benevoli, come Leonardi o Maugeri. Certo storie minimali, ma anche cariche di straordinaria umanità come quella di quel 2° Capo meccanico del sommergibile Lafolè, la cui sorella sogna da anni di dargli degna sepoltura e avere finalmente una tomba su cui piangere. Questa donna ha sempre accarezzato l'impossibile speranza che un bel giorno la Marina Militare italiana decida di procedere al recupero dello scafo del Lafolè e con esso dei resti mortali dei suoi marinai, tra cui il fratello tanto amato. Oggi quella speranza, malgrado tutto, è ancora sua. Sono passati più di settant'anni ed ella versa ancora calde lacrime ogniqualvolta si parli dei tragici eventi del pomeriggio del 20 ottobre 1940, che hanno decretato la fine del Lafolè e di suo fratello. Le sue lacrime sincere e quell'impossibile speranza sono motivi non secondari nella genesi di questo lavoro. Pelle di marinai non vuole essere un libro apologetico, né tantomeno, in alcune pagine, un libro denigratorio. E’ la storia dell’azzurra avventura sul mare, di uomini e mezzi della nostra Regia Marina da guerra, che resta storia di uomini veri e come tutti gli uomini veri … impastati di fango e di cielo! Orazio Ferrara - Pelle di marinai / L’azzurra avventura. Storie e controstorie della Regia Marina - Aviani & Aviani editori, 2013 Il libro, formato cm 15×21, pagine 192 con numerose foto, euro 18, può essere richiesto a: Aviani & Aviani editori - Via Tricesimo, 184/7 - 33100 UDINE email: avianifulvio@tin.it; telefono: 0432.884057; mobile: 348.9056272; fax: 0432.479918

giovedì 3 gennaio 2013

Messaggio Augurale di S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele di Savoia per il Nuovo Anno 2013.

XI Convegno di Studi Mitteleuropei.

Interverranno (relatori confermati): Dott. Diego ZOIA, Presidente del Circolo del Regno Lombardo Veneto: “L’eredità di Santo Stefano” Dott.ssa Eva DEMMERLE, già Segretaria di S.A.I. & R.A. l’Arciduca Otto d’Asburgo Prof. Massimo DE LEONARDIS, Ordinario di Storia delle Relazioni internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano : “Sanguis Martyrum semen Christianorum: il Beato Vilmos Apor”. Dott. Julio LOREDO, Presidente dell’Associazione Tradizione, Famiglia, Proprietà – Italia: “Jusqu’à São Paulo!”. Il Card. Mindzenty, Principe Primate. On. Dott. Alberto LEMBO, Giornalista e Scrittore: “Ungheria ed Europa, oggi” ATTENZIONE! La partecipazione all’XI Convegno di Studi Mitteleuropei è GRATUITA. Il Circolo di Presidio a Palazzo Cusani è una Caserma NATO: per accedervi occorre registrarsi (modulo qui sotto) e portare con sé un documento d’identità valido (da esibire alla guardiola).