L’origine della caccia a cavallo è lontanissima. I primi uomini che salirono in groppa a un cavallo lo fecero per inseguire e catturare un animale per il sostentamento proprio e della propria tribù.
Da allora il cavallo fu uno degli animali domestici più importanti. Con la sua resistenza nel trasporto di cose e persone fu fondamentale nella nostra storia fino all’invenzione del motore, che sostituì la forza meccanica alla forza animale, con tutte le conseguenze ecologiche che conosciamo oggi.
Da allora il cavallo fu uno degli animali domestici più importanti. Con la sua resistenza nel trasporto di cose e persone fu fondamentale nella nostra storia fino all’invenzione del motore, che sostituì la forza meccanica alla forza animale, con tutte le conseguenze ecologiche che conosciamo oggi.
Le prime norme che hanno regolato le cacce in Europa risalgono al ‘500 con i Savoia. I re di Francia presto le adottarono con poche varianti e col tempo arrivarono in Inghilterra, dove nel ‘700, grazie al duca di Beaufort, nacque la caccia a cavallo moderna.
Le cacce ripresero nel 1946 grazie a Piero Pirelli, Emilio Badini e Piero Prinetti che affidarono la mastership a Enrico Luling Buschetti che gestì l’attività sportiva fino al 1969 quando, con una certa sorpresa e anticipazione dei tempi, chiamò a sostituirlo una giovane e valente amazzone: Anna Prinetti Castelletti al cui entusiasmo ed energia si devono l’impostazione e il successo attuale della Società Milanese. Dal 1997 Master della società è Gibi Litta Modignani.
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A causa della crescente urbanizzazione del territorio, le zone di caccia sono andate allontanandosi da quelle originarie. Grazie alla disponibilità e collaborazione di tanti soci è stato possibile trovare nuovi ambienti ancora selvaggi e incontaminati, soprattutto nel basso novarese (Carpignano, Sizzano), nel biellese (Candelo) e in Lomellina, forse il territorio in assoluto migliore con il fondo sabbioso e i tanti corsi d’acqua (Scaldasole, Breme, Ferrera Erbognone, Ottobiano, Mezzana Bigli). A volte la società organizza incontri in unione con altre società come, tra i più recenti: Solferino della Battaglia e Pizzighettone con la Società Bresciana e Maser, nei pressi di Treviso, con la società Mitteleuropea.
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La Società Milanese conta oggi circa duecento soci e di questi circa una cinquantina cacciano regolarmente.
Si tengono 22/24 cacce all’anno - sempre di domenica - divise tra la stagione primaverile (da fine febbraio a metà maggio) e la stagione autunnale (dall’inizio di ottobre alla domenica prima di Natale). Ogni stagione vede la partecipazione di 4/500 cacciatori per complessivi circa 1000 cavalli in un anno. Anno di costituzione 1882 CONSIGLIO DIRETTIVOPresidente: Contessa Anna Prinetti Castelletti Crostarosa Vice presidente: Conte Dott. Don Giorgio Cicogna Mozzoni
Revisori dei conti: Leopoldo Beccaro Migliorati, Enrico Colombo, Monica Resta Tesoriere: Dott. Stefano Salvetti Honorary secretary: Lodovica Bertini Master Huntsman: Marchese Dott. Giovanni Battista Litta Modignani Joint Field Master: Dott. Carlo Severgnini - Dott. Pietro Di Nola Honorary Whippers-In: Leopoldo Cicogna Mozzoni - Filippo Pirera - Alessandro Berlingieri Istruttore: Gen. Giovanni Grignolo MASTERS DELLA SOCIETÀ DALLA COSTITUZIONE Conte Felice Scheibler dal 1882 al 1888. Barone Costanzo Cantoni dal 1889 al 1891. Alfonso Della Torre Arrigoni Patrizio Di Ravenna dal 1892 al 1894. Duca Don Uberto Visconti Di Modrone e Conte Don Febo Borromeo D'Adda dal 1895 al 1896. Don Giacomo Durini Conte Di Monza dal 1897 al 1915. Don Gaetano Litta Modignani Marchese Di Menzago e Vinago dal 1919 al 1942. Conte Luling Buschetti dal 1946 al 1968. Conte Luling Buschetti e Contessa Anna Prinetti Castelletti Crostarosa dal 1969 al 1972. Contessa Anna Prinetti Castelletti Crostarosa dal 1973 al 1997. Contessa Anna Prinetti Castelletti Crostarosa e Marchese Dott. Giovanni Battista Litta Modignani dal 1998 al 2001. Marchese Dott. Giovanni Battista Litta Modignani dal 2002. |
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