martedì 19 febbraio 2013

In difesa della Vita: NO aborto!





Roberto Jonghi Lavarini, candidato alla camera dei deputati, come indipendente con La Destra di Francesco Storace, nella coalizione di centro-destra, cattolico praticante e militante, da tempo sostenitore del comitato "No 194", parteciperà alle iniziative contro l'aborto, organizzate davanti alla Clinica Mangiagalli di Milano. "In questo ospedale, dove operano medici meravigliosi, autentici missionari, e dove sono nate entrambe le mie figlie (una terza l'ho naturalmente persa ed è stata una grande sofferenza), ogni anni, vengono, uccisi centinaia di innocenti. Dobbiamo fare di tutto per difendere il sacrosanto diritto alla vita, e sostenere concretamente (ed economicamente) le giovani coppie, le ragazze madri e le famiglie numerose. La famiglia tradizionale deve tornare al centro della società italiana ed europea, con adeguate politiche culturali, scolastiche, sociali e fiscali."

Volevo di seguito girare a tutti gli iscritti di Milano del comitato No
194 un messaggio del presidente dell'associazione No 194; avvocato
Pietro Guerini:

Ogg: 12 ore per la Vita organizzata da NO194 ( 2 marzo 2013 , ore 9 ,
esterno clinica MANGIAGALLI , Milano , Via Commenda 12, vedi allegato )


Caro/a iscritto/a lombardo ,
come sa , il nostro obiettivo è l'indizione di un nuovo referendum
abrogativo della l. 194 , che ha legalizzato l'aborto nel 1978 in
Italia , per il quale ci stiamo organizzando nel paese .
Abbiamo oltre 14 000 aderenti e siamo ben radicati sul territorio .
La raccolta ufficiale delle firme ( ex artt. 31 e 32 L. 352/70 ) non
può iniziare prima del 2014 , stante la scadenza della legislatura ,
circostanza che ci ha bloccato anche nel 2012 .
Colgo l'occasione per ricordarle , quale manifestazione collegata a
tale fine , la 12 ore per la Vita , occasione di preghiera e
testimonianza contro l'aborto di cui al volantino pubblicato sul
nostro sito www.no194.org , che si svolgerà sabato 2 marzo 2013 ,
dalle ore 9 , all'esterno della clinica Mangiagalli, in Via Commenda
12 a Milano , e di altre 5 strutture sanitarie italiane ( site in
Torino , Padova , Roma , Caserta e Catania ) .
La Sua presenza , anche per solo un parte dell'evento , sarebbe ,
ovviamente , molto gradita , al pari dell'anticipazione al
sottoscritto di tale Sua partecipazione via mail .
Nella circostanza ( da parte di chi è disponibile , ovviamente )
sarebbe positivo raccogliere adesioni all'operazione , mediante
compilazione e firma dei moduli che si stampano dal sito stesso .
Delego il/la referente provinciale ( in caso di più referenti il meno
giovane ) all'inoltro della presente agli iscritti della propria
provincia , dandomi l'attestazione dell'inoltro .
Buona giornata e grazie per l'attenzione e la collaborazione .
Avv. Pietro Guerini - Presidente nazionale comitato NO194 e omonima
associazione


Volevo anche ricordare il volantinaggio all’Ospedale Nuovo San
Gerardo di Monza nell’ingresso pedonale Via Pergolesi 33 la mattina
di mecoledì 20 dalle ore 9 alle ore 13, in concomitanza
dell’esecuzioni degli interventi di aborto. Ricordo che all’Ospedale
San Gerardo di Monza si eseguono circa 700 aborti all’anno.(lo scorso
mese è uscito un bell'articolo nel giornale di Monza sul precedente
volantinaggio(vedi allegato).
In questo periodo difficile ricordo una bella frase di Albert Einstein:•

"Il mondo è pericoloso da vivere!
non tanto a causa di coloro che fanno il male,
ma di coloro che guardano e lasciano fare".

Ci aiuti a far girare queste importanti iniziative. Cordiali saluti.
Celsi Giorgio

PS: Cliccando il link c'è un articolo su come sta procedendo la diatriba
per il seppellimento feti al cimitero di Desio:

http://www.riscossacristiana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2200:cimitero-di-desio-il-seppellimento-dei-bimbi-uccisi-con-laborto-la-burocrazia-e-piu-importante-della-pieta-giorgio-celsi-ci-scrive&catid=60:spazio-per-la-vita&Itemid=123


Manifesto

UN’INIZIATIVA CONCRETA A FAVORE DELLA VITA
REFERENDUM ABROGATIVO DELLA L. 194 IN MATERIA DI ABORTO
La presente iniziativa non è finalizzata alla semplice denuncia del fenomeno dell’aborto o alla mera critica culturale alla l. 194/1978 che lo disciplina nel nostro ordinamento , ma è diretta all’abrogazione di tale legge per via referendaria , in coerenza con la piena consapevolezza che la vita di ciascuno di noi è stata resa possibile dalla ricorrenza di due condizioni : il concepimento e l’assenza di eventi letali durante la gravidanza , tra i quali la sua interruzione volontaria è quello casisticamente di gran lunga più ricorrente . Una via , quella referendaria , obbligatoria ( alla luce della totale indifferenza della nostra classe parlamentare , che in oltre un trentennio dall’entrata in vigore della 194 si è astenuta da una sua semplice revisione in senso restrittivo ) e perfettamente percorribile , considerato l’abbondante decorso del quinquennio previsto dalla normativa vigente dal primo referendum del 1981 , svoltosi in un clima politico-culturale ben diverso da quello attuale . Piuttosto , alla luce del pericolo di una ( peraltro infondata ) censura da parte della Consulta , i quesiti referendari avranno essenzialmente come oggetto le norme più significative della legge , che si aggiungeranno così al quesito sull’abrogazione totale della legge . Tra le disposizioni più controverse ed impopolari della 194 , in particolare ed anzitutto , debbono annoverarsi l’art. 4 ( che riconosce il diritto di interruzione volontaria della gravidanza anche per mere ragioni economiche , morali e sociali nei primi 90 giorni ) e l’art. 5 ( che attribuisce alla donna, anche se coniugata, il diritto di assumere la decisione abortiva senza coinvolgere il potenziale padre , che può così legalmente rimanere del tutto ignaro dell’evento ). L’iniziativa è solo finalizzata all’abrogazione della legge ( dall’entrata in vigore della quale si sono registrati oltre 5 milioni di aborti , secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute ) e rigetta ogni ipotesi di trattativa , che sarebbe inconcepibilmente effettuata sulla pelle del nostro prossimo . Di conseguenza , possibili effetti legislativi dell’operazione in oggetto restrittivi sulla portata della 194 ( ed intermedi rispetto all’obiettivo indicato ) , sarebbero frutto di una ( tra l’altro ad oggi del tutto improbabile ) azione parlamentare totalmente unilaterale e non concordata con i promotori del referendum . Implicitamente connesse all’iniziativa sono attività filantropiche , di assistenza sociale , di volontariato e di promozione di quest’ultimo , nonché divulgative dei princìpi ad essa sottesi , che assumono automaticamente carattere culturale , anche in forma ricreativa , dirette alla tutela della vita umana sin dal concepimento ed all’affermazione del diritto alla nascita , oggettivamente prodromico a qualunque diritto civile .

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