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giovedì 26 giugno 2014
L'Ordine Mauriziano ieri, oggi e domani.
Breve storia degli Ordini Dinastici della Real
Casa di Savoia
a cura del Conte Cav. Dott. Gustavo Mola
di Nomaglio
Nel corso dei
secoli i Savoia hanno dato vita a differenti Ordini cavallereschi. Il più antico fu quello del Cigno Nero, destinato
a breve vita. Nel 1362 nacque, fondato da Amedeo VI, quello Supremo della Santissima Annunziata, che fu una sorta
di “internazionale” sabauda, in seno alla quale hanno ininterrottamente
militato, nel corso di sei secoli e mezzo, molti tra i più potenti sovrani,
principi e ministri dell’Europa intera.
Destinato a una
più vasta compagine di cavalieri fu l’Ordine Militare e Religioso dei Santi
Maurizio e
Lazzaro, istituito ufficialmente nel
1572, ma su fondamenta molto più antiche. Esso nacque dalla fusione di due
Ordini prestigiosi. Quello di San Maurizio, che era stato costituito nel 1430
dal principe eremita Amedeo VIII, Duca di Savoia, poi eletto Papa dal Concilio
di Basilea, col nome di Felice V, in contrasto col regnante pontefice Eugenio
IV, fondatamente accusato di eresia e simonia. Quello di San Lazzaro era,
probabilmente, il più antico dell’intera Cristianità: le sue radici si perdono
letteralmente nella notte dei tempi.
Il principe
Emanuele Filiberto di Savoia, trovandosi ad essere Gran Maestro di entrambi,
decise di unirli sotto la nuova denominazione “collettiva”. Il nuovo Ordine,
dapprima essenzialmente nobiliare, aveva tra i propri fini
originari l’accoglienza ospedaliera e la liberazione dei mari dai pirati (e i Cavalieri di San Maurizio già si erano
coperti di gloria a Lepanto, nel 1571). In seguito fu pure finalizzato a
premiare quanti si distinguevano al servizio della Corona, dello Stato e del
bene comune.
In
base alla XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana il
1° gennaio 1948, l’Ordine Mauriziano è conservato nel suolo dello Stato Italiano,
ricondotto all’esclusivo e originario compito di ente ospedaliero, mentre
l’Ordine cavalleresco dei Santi Maurizio e Lazzaro rimane proprietà della Real
Casa di Savoia ed è – dai tempi di Carlo Alberto – aperto anche ai non nobili,
purché godano di ottima reputazione tra i loro pari e
condividano come obiettivo le finalità umanitarie dell’Ordine stesso.
Più avanti nel
tempo i Sovrani Sabaudi diedero vita ad altri Ordini di estremo prestigio, come
quello Militare di Savoia, che premiò gli atti di valore in guerra e quello
Civile, destinato a premiare alte benemerenze in campo culturale, scientifico,
amministrativo e via dicendo. Dopo l’unità italiana fu creato l’Ordine della
Corona d’Italia, destinato, nei suoi diversi gradi, a coloro che si
distinguevano nell’operare a
favore della Nazione. Da ultimo fu creato, nella seconda metà del secolo
scorso, l’Ordine al Merito di Savoia, conferito per speciali benemerenze
verso la Dinastia.
Quasi tutti gli
Ordini esistono tuttora: operano efficacemente in tutti i continenti,
soprattutto nel campo filantropico occupandosi quindi di beneficenza e di solidarietà,
continuando a costituire, a livello italiano e internazionale, un riconoscimento molto ambìto.
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